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Cocaina: il ruolo della serotonina nella dipendenza e sugli effetti dell'assunzione
fonte: Behavioural Pharmacology

Dall'analisi della letteratura esistente, emerge che la cocaina agisce inibendo la ricaptazione della dopamina, della noradrenalina e della serotonina. Nello studio della dipendenza da cocaina, il sistema dopaminergico viene generalmente considerato per il suo coinvolgimento negli aspetti di rinforzo della droga. Tuttavia, il ruolo della serotonina nel potenziale di dipendenza della cocaina non è ancora chiaro.
Alla luce di studi farmacologici e dei disturbi correlati con l'uso di cocaina che vanno a interferire con i livelli cerebrali della serotonina (5-HT), un team di ricercatori internazionale ha realizzato una revisione della letteratura scientifica concentrandosi proprio sull'assunzione di cocaina e sulla funzione serotoninergica. Nello specifico, l'analisi si è concentrata sulle variazioni nei livelli extracellulari della serotonina che si verificano come conseguenza di un'esposizione cronica e prolungata alla cocaina e come queste variazioni influenzino il comportamento correlato all'uso continuativo di cocaina. Complessivamente, i dati raccolti indicano che la serotonina ricopre un ruolo di rilievo nella stimolazione psicomotoria e negli effetti di ricompensa e di discriminazione della cocaina ed influenza anche gli effetti motivazionali e di rinforzo della sostanza.
In sintesi, concludono gli autori, la cocaina esercita profondi effetti sulla segnalazione della serotonina bloccandone la ricaptazione dimostrata dall'aumento dei livelli extracellulari della serotonina nelle terminazioni nervose in seguito alla somministrazione di elevate quantità di cocaina. Risulta dunque evidente il ruolo sostanziale per la neutrasmissione della serotonina nella modulazione di diversi sintomi correlati con la dipendenza da cocaina.

L.J.P. Nonkesa, I.P.G. van Bussela, M. M.M. Verheija, J.R. Homberga, The interplay between brain 5-hydroxytryptamine levels and cocaine addiction, Behavioural Pharmacology, 2011, number 22, pp.723-738

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)