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Cocaina, spegne la motivazione e accende il cattivo umore

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Cocaina, spegne la motivazione e accende il cattivo umore

Fonte: PNAS


Titolo originale e autori: Winters BD, Kruger JM, Huang X et al. Cannabinoid receptor 1-expressing neurons in the nucleus accumbens.-PNAS September 10, 2012.


Washington, identificato un meccanismo cellulare che contribuirebbe alla perdita di motivazione e ad emozioni negative in cocainomani durante l'astinenza.
La scoperta, pubblicata sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, permette una maggiore comprensione delle implicazioni biologiche e comportamentali della dipendenza. Bradley Winters, neuroscienziato della Washington State University, ha lavorato su un meccanismo di segnalazione a cui prendono parte i recettori cannabinoidi CB1, recettori sui quali agisce anche il THC, principale componente psicoattivo della cannabis. I CB1 sono noti per il loro coinvolgimento in funzioni quali la memoria, il controllo motorio, l'umore, l'appetito e, oltre a produrre effetti tipici osservati dopo il consumo di cannabis, in normali condizioni svolgono un importante ruolo fisiologico di comunicazione tra cellule nervose.
I ricercatori, attraverso l'uso di metodi in fluorescenza, sono riusciti a misurare su topi di laboratorio la corrente elettrica di comunicazione tra cellule nervose e studiare l'attività dei recettori CB1 in un'area del cervello denominata Nucleus Accumbens (NAc), in funzione dell'esposizione a droghe (cocaina nel caso specifico). I risultati hanno mostrato che i CB1 rallentavano l'attività di questa area cerebrale, deputata al controllo della motivazione e delle emozioni, inibendo le funzioni del NAc durante l'astinenza da cocaina. La cocaina aumenta l'eccitabilità dei CB1, che porta ad una azione di "freno" dell'emozione e della motivazione, effetto che dura anche quando si smette di consumare cocaina. Ciò si traduce in una mancanza di motivazione e in una serie di emozioni negative per il consumatore in astinenza, riconducibili alla ridotta attivazione del NAc, che rendono difficile smettere con la droga.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)