Codacons: considerazioni del dr.Rienzi sulla dipendenza da nicotina
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Inammissibile class action per fumatori
Se è vero che le sentenze dei giudici vanno rispettate, "stavolta le motivazioni con cui il Tribunale di Roma ha dichiarato
inammissibile la class action del Codacons contro la Bat Italia spa, sono davvero assurde". E' quanto scrive sul suo blog
Carlo Rienzi, presidente del Codacons (Coordinamento delle associazioni per la difesa dell'ambiente e dei diritti degli
utenti e dei consumatori), in merito alla decisione della XIII Sezione del Tribunale civile di Roma.
La proposta di azione collettiva era partita contro l'azienda ritenuta responsabile di aver aggiunto più di 200 additivi al
tabacco e di aver così aumentato la dipendenza dalla nicotina nei fumatori. Inoltre, in base ad una sentenza della
Cassazione, "la produzione e la vendita di tabacchi lavorati integrano una attività pericolosa, poiché i tabacchi, avendo
quale unica destinazione il consumo mediante il fumo, contengono in sé, per la loro composizione biochimica e per la
valutazione data dall'ordinamento, una potenziale carica di nocività per la salute". Il Codacons, che sta già preparandosi
per il ricorso in Corte d'Appello, ritiene che le motivazioni del Tribunale siano "folli". Nella sentenza si legge infatti
che "qualsiasi fumatore è pienamente consapevole sia dei rischi per la salute indotti dal fumo, sia della dipendenza da
questo creata". Non si può inoltre sostenere che "il consumatore pienamente informato dei pericoli per la propria salute
indotti dal fumo delle sigarette sia nell'impossibilità di effettuare una scelta libera e consapevole" essendo escluso che la
dipendenza da nicotina annulli la volontà del fumatore. Per quanto riguarda gli additivi, l'ultilizzo "risulta normativamente
legittimo". Inoltre non sussitono prove che "l'eventuale utilizzo di sostenze additive determini uno stato di dipendenza o
renda più difficile il distacco dal fumo".