338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

Codice della strada, entro la fine del 2015 si cambia

Codice della strada, entro la fine del 2015 si cambia

CODICE DELLA STRADA, ENTRO LA FINE DEL 2015 SI CAMBIA
Lo ha detto il viceministro ai Trasporti Riccardo Nencini.


“Stiamo lavorando al nuovo Codice della strada. La Camera ha già approvato la legge delega, che ora è al Senato in commissione; presumibilmente entro la fine del 2015 ce l'avremo''. A sbilanciarsi è il viceministro ai Trasporti Riccardo Nencini. Di certo, la chiave di volta sarà l’ergastolo della patente, ossia il ritiro a vita della patente in caso di incidente sotto l’effetto di alcol o di droghe. Attualmente, l'articolo 589 del Codice penale, collegato al Codice della strada, parla di omicidio colposo (dovuto a imperizia, imprudenza): le pene vanno da 2 a 10 anni di carcere per chi causa gravi incidenti in stato alterato da droghe o alcol.


Due cose ben distinte

L’ergastolo della patente è da non confondersi con la revoca della patente, che spesso è un ritiro della licenza di guida per un certo periodo di tempo. In particolare, quando la revoca della patente di guida è disposta a seguito delle violazioni di cui agli articoli 186, 186-bis e 187 (guida in stato alterato da alcol o droga), non è possibile conseguire una nuova patente di guida prima di tre anni a decorrere dalla data di accertamento del reato. Con l'ergastolo della patente, invece, in seguito a un grave sinistro dovuto ad alcol o stupefacenti, l'automobilista non potrebbe mai più guidare. Basterà un sinistro con lesioni fisiche importanti. Inoltre, dovrebbe arrivare, con il nuovo Codice della strada, 'applicabilità degli istituti della decurtazione di punteggio, del ritiro, della sospensione e della revoca della patente di guida nei confronti dei conducenti minorenni (quelli che guidano motorini).


Omicidio stradale, la via è più lunga

Invece, per il nuovo reato di omicidio stradale, chi si avvicina a quello doloso, commesso volontariamente, serve una riforma del Codice penale: un iter molto più delicato e complesso. Prevederebbe, se mai arrivasse, una pena da 8 a 18 anni per chi causa gravi incidenti in stato alterato da droghe o alcol, e l'arresto in flagranza di reato. Nonostante i ripetuti annunci dei politici, premier Matteo Renzi incluso, è difficile che l’omicidio stradale entri nella riforma del Codice della strada.


Questione soldi: molto discutibile

Il nuovo Codice della strada prevede che una quota non inferiore al 15% dei proventi delle multe riscosse da organi dello Stato andranno a un fondo per l'intensificazione dei controlli su strada e a un fondo per il finanziamento del piano nazionale di sicurezza stradale. Ma questa norma è utile? Già oggi lo Stato non ha potere di controllo sui Comuni che non investono il 50% dei proventi delle multe in sicurezza stradale: non può neppure sanzionarli per queste inadempienze. A che serve una regola ulteriore? Non varrebbe la pena mettere le mani sui due miliardi di euro annui incassati dai Comuni e che non si sa dove vadano a finire?


Neopatentati: meno vincoli

Oggi, chi consegue la patente B per le auto dal 9 febbraio 2011, può guidare solo auto con rapporto potenza/tara fino a 55 kilowatt/tonnellata, e comunque con una potenza massima non superiore a 70 kW. Il limite di potenza non si applica per i veicoli adibiti al servizio di persone invalide, purché presenti sul mezzo. Lo prevede l’articolo 117 del Codice. Una regola con numerosi punti deboli: l’obiettivo del legislatore è far calare gli incidenti che vedono coinvolti i giovani, imponendo loro di mettersi al volante di veicoli poco potenti.


(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.omniauto.it/magazine/28243/codice-della-strada-il-2015-e-lanno-giusto


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)