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Codice deontologico dello sport: maggiore attenzione per il consumo di alcolici

Codice deontologico dello sport: maggiore attenzione per il consumo di alcolici

Serietà, impegno, fiducia e rispetto delle regole. È questa la richiesta pressante che viene dal mondo dello sport. Nella

consapevolezza che non risolveremo il problema "droga" nello sport, dobbiamo dare un segnale forte ad una piaga sociale che

coinvolge tutti, dotandoci di strumenti multidisciplinari ed interdisciplinari per cercare di rispondere al dilagare del

sintomo di un malessere collettivo. È il primo tentativo del genere a livello nazionale per il rispetto della dignità di

tutti.
Quotidianamente dobbiamo confrontarci con problemi e necessità sempre differenti, con comportamenti e tipi di risposte sempre

diversi, come ad esempio l'atteggiamento da tenere con un adolescente che trova, come via di fuga dai problemi quotidiani,

l'uso e l'abuso di alcool e droghe. In assenza di proposte, è necessario trovare un momento di sintesi e confronto.
Riteniamo che la realizzazione del Codice deontologico dello sport ponga in essere regole, comportamenti e sanzioni, che

permetteranno di contrastare l'uso e l'abuso di farmaci e droghe. Chi non rispetta le regole deve essere sanzionato.
Abbiamo individuato i nemici comuni: l'uso e l'abuso di Alcool, Tabacco, Droghe, Farmaci, Doping, ecc.; affrontiamoli

insieme, saremo più energici e precisi. Nella nostra cultura e legislazione sono presenti droghe legali (alcool, tabacco,
psicofarmaci, caffè, ecc.) e droghe illegali (eroina, cocaina, droghe sintetiche, hashish, marijuana, ecc.). In termini di

dannosità, non facciamo distinzioni tra le due categorie di droghe. Ogni giorno veniamo trasportati nel problema "droga",

intesa come sostanza che da dipendenza, attraverso i "media" oppure attraverso la conoscenza più o meno diretta di persone

che sono state coinvolte in un fatti di droga.
Quando in una famiglia si è instaurata una condizione di tossicodipendenza, vuol dire che sono venuti meno, il dialogo e la

comunicazione, ma hanno anche perso di pregio, significato ed importanza per il "soggetto" interessato i valori di

riferimento, quali: la vita, la famiglia, il rispetto, l'amicizia, la dignità e il mantenimento degli impegni.
I maestri e gli istruttori delle discipline sportive si accorgono subito se un allievo è disattento, distratto oppure

disinteressato con un comportamento che lo porta ad isolarsi. Forti di questa capacità di individuazione dovremo trovare

degli strumenti, degli automatismi tali che ci permettano di arginare il fenomeno o quantomeno di limitarne i
danni in modo di sbloccare il perdurare di quella "condizione". La maggiore divulgazione e circolazione delle informazioni e

delle iniziative, fa si che le stesse siano maggiormente incisive ed è una possibilità ed un'opportunità a cui noi tutti non

possiamo rinunciare od esimerci.
D'intesa con le istituzioni pubbliche (regioni, comuni, province, aziende sanitarie locali, uffici scolastici regionali e

provinciali) ed il Coni, dovranno essere individuati e, se del caso realizzati, percorsi di fattibilità che consentano

possibili aggressioni al problema. Con questa iniziativa gli atleti di tutte le discipline sportive diventano portatori del
messaggio: "dai un calcio alla droga". Sport e Salute: Si! Sedentarietà, Tabacco, Alcool, Droga e Farmaci: No!
Una nuova tendenza appassiona i giovani e giovanissimi che cercano lo sballo: il vizio del fumo e l'uso e l'abuso di alcool

insieme alle droghe ("vecchie" e nuove) conditi con farmaci contribuiscono a "smarrire" i nostri giovani dalla realtà e, in

molti casi, dalla vita.
Molte volte i mezzi di comunicazione ci hanno mostrato che tra coloro che praticano sport non è difficile trovare chi, prima

dell'impegno agonistico, manifesti la volontà di assumere "sostanze" a scopo preventivo o per sentito dire.
In condizione di benessere l'uso e l'abuso di alcool, tabacco, droghe e farmaci producono soltanto effetti dannosi, in

carenza di una efficace legislazione atta a prevenire l'uso e l'abuso di queste sostanze nello sport, appare non più

rinviabile la realizzazione in ambito nazionale di una intesa tra le società ed associazioni sportive, per promuovere
l'educazione e la tutela sanitaria dello sport, in quanto modalità di prevenzione, mantenimento e recupero della salute.
Per migliorare lo stato di salute, bisogna creare una salubre cultura sportiva attraverso corrette abitudini e corretti stili

di vita, partendo dai livelli dilettantistici, dai settori giovanili delle società e delle associazioni sportive.
Dobbiamo guadagnare in salute attraverso la formazione sportiva e l'attività motoria, diversificata in base agli interessi,

ai bisogni e alle abilità psicofisiche dei singoli, in particolare dei bambini, nel tempo extrascolastico in collaborazione

con gli enti locali, cercando anche di avvicinare quei ragazzi con minore propensione al movimento.
L'esercizio fisico oltre ad essere un farmaco di automedicazione a scopo preventivo è una vera e propria prestazione

sanitaria a livello essenziale di assistenza. I benefici corporali dello sport sono noti, ma se consideriamo anche gli altri

aspetti positivi, quali la comunicazione, la competizione, il divertimento, i contatti sociali, il coinvolgimento emotivo che

porta l'individuo in uno stato di benessere, si arriva ad una condizione personale complessiva che possiamo considerare come

nostro punto di arrivo.
Scoraggiare la dipendenza sociale della trasgressione giovanile sul consumo di tabacco e alcool unitamente al tentativo di

arginare il consumo di droghe, farmaci e sostanze dopanti equivale a creare nuove generazioni di sportivi, assumendo un modo

diverso di essere adoperandosi per far crescere la consapevolezza che si può perdere anche divertendosi. Cerchiamo di

renderli partecipi: noi siamo il loro presente, loro sono il nostro futuro.
Bisognerebbe promuovere la sottoscrizione di un accordo nazionale (tra Ministeri del Lavoro, della Salute, della Gioventù e

delle Politiche Sociali, enti di promozione sportiva, Coni e l'associazionismo di promozione sociale) per incoraggiare le

società e le associazioni sportive ad operare nel pieno rispetto delle regole, prevedendo sanzioni alle
società od associazioni in caso di positività ai test di propri atleti tesserati.
La firma dell'accordo dovrebbe costituire la condizione necessaria per le federazioni ed associazioni sportive, sia per poter

usufruire dei finanziamenti che per poter utilizzare gli impianti messi a disposizione dalle Amministrazioni Pubbliche.
L'intesa dovrebbe prevedere che qualora venisse accertata la partecipazione attiva della società od associazione (attraverso

dirigenti, medici, allenatori) alla somministrazione od incentivazione all'uso di prodotti farmacologici, dopanti, ecc.,

questa dovrebbe perdere la possibilità, per un periodo da definire, sia di beneficiare dei finanziamenti che di utilizzare

gli impianti.
Dobbiamo porre con forza le basi per realizzare entro il 2011 il Codice deontologico dello sport, in quanto una sana attività

sportiva è un fattore determinante per la tutela della salute.