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Droga e guida: mix letale

La guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti  è un problema di sicurezza di crescente preoccupazione nell'opinione pubblica negli USA ed in molti altri paesi ma fino ad oggi  non era stato esaminato adeguatamente.
In un nuovo studio condotto presso la Columbia University, i ricercatori hanno valutato come l’uso di stupefacenti, si correli con il rischio di incidente mortale, riscontrandone un rischio significativamente maggiore, specialmente quando usato in combinazione con alcol.

Lo studio fornisce dati importanti per comprendere l'effetto congiunto di alcool e droghe sulla sicurezza di guida, i dati provengono da due fonti di informazione nazionale: il National Survey sui conducenti  del 2007 ed il Fatality Analysis Reporting System (FARS), una banca dati per tutti gli incidenti che hanno provocato almeno un decesso entro 30 giorni da un incidente che si sia verificato su strada pubblica.

I risultati mostrano che il 31,9% dei conducenti coinvolti in incidenti stradali mortali (737 casi) e il 13,7% dei conducenti intervistati (7719) presso l'indagine su strada sia assuntore (testato o dichiarato) di droga o alcol.
In generale, un soggetto positivo al drug test ha tre volte più probabilità di quello negativo di essere coinvolto in un incidente mortale, tra i tipi di sostanze quelle con effetti depressivi  evidenziano il più alto rischio (quasi 5 volte il non uso), seguito da stimolanti, narcotici e marijuana; il comportamento di policonsumo ha un tasso ben oltre il triplo e paragonabile a quello degli stimolanti.

La dott.ssa Li, coautrice dello studio ha spiegato che la possibile interazione di droghe e alcol sulla sicurezza di guida è da tempo una preoccupazione asserendo   che  la guida alterata da alcol rimane la più grande minaccia alla sicurezza del traffico, ma questi risultati sono particolarmente rilevanti alla luce degli incrementi di prescrizioni mediche di sostanze stimolanti e oppioidi dell'ultimo decennio.

http://www.droganews.it/news/2013/Droga_e_guida%3A_mix_letale.html

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)