Columbia University: social networking e tendenza all'abuso
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Nuovo "studio" dice che gli utenti dei Social Network sono più propensi a sperimentare sostanze illecite
L'eterna lotta per tenere i giovani lontano dalle cattive influenze e sostanze illecite si è spostata verso una nuova frontiera, i Social
Network. Il Centro Nazionale sulle Dipendenze e abuso di sostenza illecite della Columbia Univesity dice che gli adolescenti dei Social
Network come Facebook e Myspace sono più propensi a bere alcolici, fumare e sperimentare sostanze illecite. Vero o Falso ?
Prima di prendere un'ascia per distruggere il PC, Router e telefoni cellulari, ricordiamo a tutti che le informazioni rilasciate dalla
Columbia University sono da prendere "con le pinze". L'impressione è che si siano lasciati prendere la mano dal detto "una foto vale più di
mille parole". Lo studio è un semplice sondaggio che ha chiesto a ragazzi tra i 12- 17 anni se passano il tempo su Facebook, Myspace o altri
Social Network in una giornata tipica. Il settanta per cento dei ragazzi ha risposto SI, ciò significa che una popolazione di 17 milioni di
persone tra i 12 - 17 anni si ritrova giornalmente su Facebook e gli altri Social Network.
I ricercatori della Columbia University sulla Dipendenza e abuso di sostanze illecite hanno analizzato informazioni utili per il branding nei
Social Media e Marketing lasciandosi prendere un pò la mano e "scoprendo" che gli adolescenti che usano i Social Network sono più propensi a bere (tre volte rispetto alla media), fumare sostenze illecite (il doppio rispetto alla media) o fumare (il doppio rispetto alla media). L'
autore dello studio, un certo Joseph Califano, spiega: " [..] I risultati del sondaggio di quest'anno dovrebbero far riflettere i genitori
rendendoli arbitri e supervisori della navigazione internet dei figli [..]". Califano sostiene che i ragazzi sono a rischio perchè vedono nei
Social Network foto di adulti o ragazzi ubriachi oppure che fanno uso di sostanze illecite.
Califano è convinto che i risultati del sondaggio siano profondamente preoccupanti ma la vera preoccupazione è questo ed altri studi che sono
stati smentiti a più riprese dai veri esperti. Dicono che i nuovi risultati non dimostrano che le reti sociali causano comportamenti nocivi
oppure la dipendenza da sostanze illecite e che esistono molti altri fattori responsabili di tali comportamenti o dipendenze. Una cosa è vera
: "l'impegno dei genitori è un fattore chiave per ridurre i rischi adolescenziali così come le cene di famiglia, le funzioni religiose e
messaggi chiari".
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)