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Come l'ambiente di pub e discoteche condiziona il consumo di alcol ed è fattore di rischio per gli incidenti correlati

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Come l'ambiente di pub e discoteche condiziona il consumo di alcol ed è fattore di rischio per gli incidenti correlati:

evidenze dalla letteratura
Paola Capra, Dors
Gli interventi indirizzati a chi beve prevedono 2 approcci: il demand-side approach si focalizza sul versante della domanda,

con l'obiettivo di ridurre la domanda e di conseguenza il consumo di alcol, mediante interventi principalmente educativi; il

supply-side approach si focalizza sul versante della fornitura, con l'obiettivo di intervenire per modificare gli ambienti in

cui viene somministrato l'alcol, in primo luogo pub, bar, birrerie, discoteche.
Tutti i locali pubblici in cui vengono consumate bevande alcoliche sono spesso teatro di atti di violenza, lesioni

accidentali, aggressioni, incidenti stradali. In letteratura è emerso che le caratteristiche ambientali dei luoghi in cui si

beve sono di per sé fattori di rischio sia per l'abuso alcolico che per il verificarsi di eventi dannosi.
In Australia e Canada gli interventi effettuati nei locali in cui si somministra alcol vengono valutati per sostenere le

decisioni politiche; Graham in Canada ha preso in esame tutti gli approcci preventivi nei contesti in cui l'alcol viene

consumato. Inoltre secondo la revisione Cochrane Ker 2008, relativa agli interventi per la prevenzione degli incidenti nei

locali in cui si beve, "la ricerca osservazionale ha suggerito che i fattori ambientali dei luoghi in cui si consumano

bevande alcoliche possono avere un impatto sul rischio di incidenti: in particolare in riferimento alla violenza, fattori

quali la mancanza di posti a sedere, la musica ad alto volume, il sovraffollamento, la mancanza di cibi sono considerati

fattori di rischio".
In Europa invece poco si sa sui fattori ambientali dei luoghi in cui si beve, quali sono più a rischio e quali sono le misure

da adottare: è pertanto prioritario, in ambito europeo, rendere gli ambienti in cui si beve più sani e sicuri.
La revisione Hughes 2011, nel contesto del progetto europeo AMPHORA sulla relazione tra gli ambienti dei pub e discoteche di

4 paesi europei (Olanda, Slovenia, Spagna e Regno Unito) e l'abuso di alcol e danni alcol correlati, effettua una ricerca

sistematica di letteratura: vengono inclusi 53 articoli riferiti a 34 studi che hanno usato metodi prevalentemente fondati

sull'osservazione e hanno esaminato le varie caratteristiche ambientali dei locali in cui si beve e i comportamenti

associati.
I fattori ambientali sono classificati in tre categorie: i fattori fisici dei locali - scarsa ventilazione, scarsa pulizia,

sovraffollamento, musica ad alto volume, illuminazione, ambienti molto riscaldati, disponibilità di posti a sedere, ambienti

fatiscenti e poco attraenti; i fattori sociali - bevande economiche e promozioni, ambiente permissivo che consente condotte

poco decorose o accetta minori, presenza di giochi (per esempio il biliardo), focus sul ballo e la musica, attività illegali

quali vendita di droga e prostituzione, vendita di birra, alcolici e superalcolici, vendita di bevande analcoliche,

disponibilità di cibi; i fattori relativi il personale che somministra alcolici - caratteristiche del personale (per esempio

prevalenza femminile, età media), poco controllo del personale e sua poca esperienza, interventi da parte del personale nei

confronti dei clienti ubriachi sia in senso fisico che in modo alternativo (per esempio controllo del documento d'identità),

personale addetto alla sicurezza, basso numero di personale in rapporto al numero dei clienti.
Questi fattori vengono associati e valutati in relazione all'abuso di alcol, alle diverse modalità di somministrazione (a

minori, a chi ha già bevuto, eccesso di somministrazione, intossicazione) e ai differenti tipi di danni alcol correlati

(aggressioni, lesioni non intenzionali, incidenti stradali).
I fattori che sembrano più importanti e che contribuiscono ai danni alcol correlati e all'abuso sono: ambiente permissivo,

sovraffollamento, musica ad alto volume e personale con poca esperienza; i risultati degli studi non sono sempre coerenti tra

loro e non permettono di trarre conclusioni certe: la mancanza di prove sicure è in linea con le conclusioni della revisione

Ker 2008.
Tuttavia la revisione Hughes 2011, così come in precedenza la revisione Ker 2008, evidenziano un'area in cui mancano solide

evidenze scientifiche e auspicano che, per il futuro vengano condotti studi di migliore qualità, con un impatto sui più

moderni contesti europei della vita notturna, caratterizzati da un elevato consumo alcolico.

Riferimenti bibliografici della revisione:
Hughes K et al. Environmental factors in drinking venues and alcohol-related harm: the evidence base for European

intervention. Addiction 2011; 106 (Suppl. 1): 37 46 doi: 10.1111/j.1360-0443.2010.03345.x
Ker K, Chinnock P. Interventions in the alcohol server setting for preventing injuries. Cochrane Database of Systematic

Reviews 2008, Issue 3. Art. No.: CD005244. DOI: 10.1002/14651858.CD005244.pub3.
Graham K. Preventive interventions for on-premise drinking: a promising but under researched area for prevention.

Contemporary Drug Problems 2000;27:593-667.