Come la cocaina influenza il cervello
Come la cocaina influenza il cervello
Utilizzando una tecnologia proteomica all'avanguardia i ricercatori sono riusciti a confrontare il "proteoma" di un gruppo di
scimmie lasciate libere di auto somministrarsi cocaina con quello di un gruppo di animali che non consumavano droga La prima
analisi su larga scala delle proteine nei cervelli di scimmie dipendenti dalla cocaina rivela nuove informazioni sul modo in
cui il consumo di cocaina a lungo termine cambi la quantità e l?attività delle varie proteine influenzando la funzionalità
cerebrale.
Tali variazioni, inoltre, risultano essere molto più numerose e durevoli di quanto ritenuto in precedenza e possono fornire
una spiegazione biologica del perché la dipendenza da questa droga sia così difficile da superare.
Sono queste le conclusioni di uno studio Scott E. Hemby, della Facoltà di medicina della Wake Forest University, coautore
dello studio.
I risultati della ricerca, ora pubblicati on line sulla rivista Molecular Psychiatry ha utilizzato le scimmie in quanto
modello animale ideale per lo studio del fenomeno della dipendenza da sostanza: le scimmie condividono con l?essere umano una
parte consistente delle caratteristiche anatomiche, biochimiche e comportamentali.
Utilizzando una tecnologia proteomica all?avanguardia, che permette la simultanea analisi di migliaia di proteine, i
ricercatori sono riusciti a confrontare il ?proteoma? (l?insieme di tutte le proteine espresse in un dato momento) in un
gruppo di scimmie lasciate libere di auto somministrarsi cocaina con quello di un gruppo di animali che non consumavano
droga.
?I cambiamenti che abbiamo identificato sono profondi e coinvolgono la struttura, il metabolismo e la segnalazione
neuronale?, ha spiegato Nilesh Tannu, primo autore dello studio. ?È improbabile che questo tipo di cambiamenti possano
facilmente regredire dopo l?interruzione del consumo di droga?.
I ricercatori sottolineano inoltre come lo sviluppo di trattamenti farmacologici adeguati debba essere guidato in larga
misura dalla comprensione dei meccanismi cerebrali che producono gli effetti euforici. È ugualmente importante comprendere il
danno a lungo termine che viene prodotto sulle cellule neuronali con il consumo di droga, in modo da poter predisporre
molecole in grado di ristabilire la normale funzionalità delle cellule e del cervello