Come si insegna oggi agli adolescenti di domani a dire no all'alcol: il programma "IPSI"
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Come si insegna oggi agli adolescenti di domani a dire no all'alcol
Il loro numero cresce e l'età scende: sono i bambini e i giovani che bevono così tanto da finire all'ospedale. L'esagerazione
nell'assunzione di alcol rappresenta un fascino del tutto particolare tra i giovani al di sotto dei 20 anni. La domanda che
ci poniamo e che si sono posti alcuni ricercatori della Germania è stata: come si possono proteggere efficacemente i giovani
dall'alcol e dall'abuso di altre sostanze?
"L'informazione da sola non è sufficiente" dice la dottoressa Karina Weichold della Jena University. Anche i bambini sanno
che il consumo di alcol e il fumo possono causare malattie molto pericolose. "Quindi la prevenzione richiede che si riparta
da qualche altra parte." Questo è quello che alcuni scienziati insieme ad alcuni colleghi dell'Institute of Psychology and
the Center for Applied Developmental Science of the Jena University stanno cercando di comprendere con il loro programma
speciale IPSY.
Nel nuovo studio basato su circa 1700 bambini in età scolare di età compresa tra i 10 e i 15 anni in Thuringia (Germania),
gli psicologi della Jena University stanno mostrando l'efficacia del programma scolastico di formazione e informazione nella
prevenzione dell'abuso di alcol e nicotina tra i bambini in età scolare e gli adolescenti. Lo studio è stato presentato sulla
rivista scientifica Journal of Early Adolescence.
"IPSY è un acronimo nato dal nome del programma Information and Psychosocial Competence e cerca di comunicare basilari
capacità di autopreservazione" la dottoressa Weichold spiega l'approccio del programma di prevenzione. Il risultato può
essere costituito da effetti di lungo termine come scrivono gli psicologi guidati dal professor Rainer K. Silbereisen nella
loro pubblicazione "La crescita dell'età tipica è minore nel gruppo di ragazzi che hanno preso parte al nostro programma che
in quella dei gruppi di controllo. Inoltre l'età di partenza è divenuta maggiore" dice il professor Silbereisen che ha
condotto lo studio insieme alla dottoressa Weichold.
"Con il nostro programma ci stiamo rivolgendo ai bambini prima che abbiano il loro primo contatto con l'alcol e le sigarette"
spiega ancora il professor Silbereisen. In cooperazione con il Ministero dell'Educazione, Scienza e Cultura in Thuringia,
IPSY è stato introdotto in più di 100 scuole a partire dal 2003. "Gli effetti del programma sono positivi sia sugli
insegnanti sia sui bambini che partecipano al programma" conclude i il professor Silbereisen.
Gli psicologi hanno analizzato l'impatto del loro programma in numerose pubblicazioni. Uno degli aspetti che volevano
approfondire era inoltre se il programma fosse ugualmente efficace per i differenti gruppi di partecipanti. "I maschi tanta
quanto le femmine hanno tratto beneficio dal programma" dice la dottoressa Weichold. Mentre l'autostima delle ragazze è stato
significativamente rafforzata, le capacità comunicative dei ragazzi è sensibilmente migliorata. "In definitiva, IPSY porta i
bambini ad essere meno suscettibili alla pressione dei loro coietanei e possono dire ‘no' più facilmente alle sigarette e
all'alcol." Un altro effetto positivo del programma: rafforza l'impegno scolastico. "Porta a una maggiore identificazione dei
ragazzi con la loro scuola, dove si sentono a casa e possono sentire che sono presi seriamente" sottolineano gli psicologi
della Jena.
All'interno dell'IPSY i ragazzi apprendono competenze generali come gestire lo stress e l'ansia o la propria immagine di sé.
A questo fine lavorano in moduli di apprendimento interattivo come "La scuola ed io" o "Io e gli altri" e discutono i loro
risultati in classe o con gli insegnanti. Il gioco di ruolo, tecniche di movimento e di rilassamento fanno parte del
programma. L'IPSY consiste di 15 moduli di 90 minuti nelle classi di quinto livello ai quali segue una fase di sviluppo di 7
moduli nelle classi di livello 6 e 7.