Come spiegare gli effetti (dannosi) dell’alcol ai propri figli
Come spiegare gli effetti (dannosi) dell’alcol ai propri figli
Parlare con i propri figli dell’alcol e informarli sugli effetti del bere è un compito non semplice ma indispensabile per favorire scelte sane e sicure. Ai genitori e ai loro figli sono dedicate queste «istruzioni per l’uso», dieci consigli da condividere e discutere insieme redatte dall’Osservatorio nazionale alcol dell’Istituto Superiore di Sanità
I giovani per natura sono poco inclini al conformismo. È bene allora sfruttare questa naturale predisposizione per osservare, ascoltare e «smontare» con loro la pubblicità sugli alcolici trasmesse dai media: può essere un ottimo esempio per incrementare la capacità critica su ciò che la pubblicità promette e che poi, di fatto, non può mantenere e non trova riscontro nella realtà quotidiana.
I ragazzi sempre più frequentemente bevono per superare difficoltà di relazione e assumere un ruolo all’interno del gruppo. Quando l’alcol acquista un valore di uso comportamentale e non di consumo, ai genitori spetta un ruolo chiave: dare il buon esempio creando un ambiente familiare in cui la presenza dell’alcol è visibile, ma discreta, ed il consumo è sempre moderato.
Parlare ai giovani fin da quanto sono bambini, dei danni e dei rischi legati all’alcol è basilare. Esordire con questo tipo di discorsi in età adolescenziale, quando tutto è soggetto a critica e identificato dai giovani come frutto della «esagerazione»dei genitori, può ottenere l’effetto opposto a quello desiderato
Insegnare ai giovani che prima dei 15 anni l’apparato digerente non è ancora in grado di «smontare» l’alcol, perché il sistema enzimatico non è ancora completamente sviluppato, e che le ragazze, inoltre, e in generale tutte le donne, sono in grado di eliminare solo la metà di una dose d’alcol che riesce a metabolizzare un uomo.
Sia le adolescenti che le donne adulte devono sapere che l’alcol nuoce al feto. Il nasci- turo non è dotato di enzimi capaci di smaltire l’alcol. Sono sufficienti due bicchieri di bevanda alcolica al giorno per pregiudicare la salute del bambino e distruggere i neuroni di un cervello ancora in formazione.
Un preciso limite separa il consumo dall’abuso. È bene, dunque, «preparare» i giovani, informandoli su come lo stato psicofisico individuale peggiori sotto l’influenza di un abuso alcolico. Anche una banale serata in pizzeria può trasformarsi in una situazione a rischio quando si deve tornare a casa in motorino
copia integrale del testo si può trovare al seguente link: http://www.corriere.it/salute/pediatria/cards/come-spiegare-effetti-dannosi-dell-alcol-propri-figli/sfruttare-l-anticonformismo_principale.shtml
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)