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Giochi on line: maggiore il piacere, maggiore il rischio di dipendenza

 Questo studio ha indagato l’attrazione per i giochi online e il loro contributo allo sviluppo di una dipendenza da Internet (IA ) tra gli studenti universitari in Cina, mediante una serie di studi trasversali. È stato inizialmente considerato il quadro teorico di riferimento in tema di attrazione per i giochi online ed è stato successivamente sviluppato uno strumento di valutazione del rischio di sviluppo di dipendenza da Internet, chiamato con l'acronimo OAI (Attrazione per il Gioco Online).

Per definire in modo adeguato lo strumento di valutazione sono stati intervistati 635 studenti mediante la somministrazione di una batteria di questionari, incluso la Chen Internet Addiction Scale ( CIAS ), per valutare sia i livelli di IA che determinare quale predittore potesse dare il maggior contribuito allo sviluppo di una IA. I risultati hanno indicato il test OAI come un valido strumento psicometrico caratterizzato da livelli accettabili di affidabilità e validità.

Il punteggio OAI è infatti risultato positivamente correlato al punteggio ottenuto mediante il test CIAS ( r = 0,397 , p < .01 ) e l'analisi dei risultati sulla modellazione strutturale hanno rivelato che l'attrazione ai giochi online rappresenta un importante variabile che correla con gli aspetti di personalità, il tipo di funzionamento familiare, la storia di vita dell'individuo, gli elementi di sostegno sociale e lo sviluppo di una dipendenza da Internet.

Questa ricerca fornisce un dato importante poiché dimostra come l'attrazione per i giochi online può influenzare e indurre allo sviluppo di una dipendenza da Internet negli studenti universitari, quindi, è necessario riporre maggiore attenzione sulla disponibilità dei giochi online è il grado di piacevolezza che il loro uso determina sui giovani ragazzi, in modo da poter attuare piani di prevenzione e di trattamento della dipendenza da Internet sempre più efficaci.

http://www.droganews.it/news/2127/Giochi_on_line%3A_maggiore_il_piacere%2C_maggiore_il_r.html

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)