Comuni e Province più attivi nel contrasto di droghe e alcol: considerazioni del dr. Mammana
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In tutto il mondo il consumo, l´abuso e la dipendenza sono divenuti fenomeni estesi che riguardano persone di tutte le età e
ceti sociali. Le leggi sostengono soprattutto il principio della dissuasione educativa e delle cure sanitarie e sociali. Gli
esiti di alcol e droghe sono poi divenuti evidenti nella frequenza e gravità degli incidenti stradali, sul lavoro, nei drammi
di vita familiare.
Di fronte a tutto questo occorre che siano molto piú attivi Comuni e Province. Essi hanno competenze diverse dalla cura
assegnata alle Asl e la loro azione puó diventare fondamentale nel campo educativo, della comunicazione sociale e dell´
inclusione cooperando all´azione educativa delle famiglie. L´anno scorso si diffusero in varie realtà ordinanze comunali sul
divieto di vendere alcolici a minorenni sotto i 16 anni, oppure oltre certi orari notturni ed i controlli su strada delle
polizie statale e comunali. Sono stati un primo positivo segnale del ritorno alla realtà.
Tuttavia perchè queste misure siano realmente efficaci occorrono anzitutto due cose difficili: la coerenza educativa e la
continuità. La consapevolezza e la tenacia possono cambiare la cultura e gli stili di vita ed un esempio concreto é
costituito dalla norma che impose il divieto di fumare tabacco nei locali pubblici. Essa al suo primo impatto non ebbe vita
facile ed incontró lo scetticismo ed il cinismo di molti, ma oggi é generalmente rispettata ed assicura certamente una
migliore qualità della convivenza nei luoghi pubblici. Nel campo degli abusi e delle dipendenze peró i divieti e le multe non
bastano da soli ed é necessario anche l´aiuto professionale a chi si trova in queste trappole della mente senza sapere come
liberarsene.
Occorre che nei piani sociali di zona si punti col concorso delle Asl alla istituzione di centri o modalità di supporto a
basso costo, leggeri e non stigmatizzanti ai quali possano accedere coloro che vengono intercettati nei controlli. Puó essere
utile anche che le famiglie possano fare i primi controlli in caso di dubbio ricevendo a richiesta i kit di test
tossicologici che consentano accertamenti veloci e discreti.
Infine servono consulenze veloci dei Ser.T., delle Comunità terapeutiche e delle associazioni competenti in materia
effettuate in luoghi diversi da quelli frequentati dai tossicodipendenti cronici. Un accordo tra tutti i sindaci della
provincia, un patto su poche azioni di contrasto ad alcol e droghe chiare, efficaci, condivise dal maggior numero possibile
di comuni e dalla provincia é possibile.
Un monitoraggio attento di queste azioni e dei loro esiti non avrebbe grandi costi e consentirebbe una maggior forza d´
impatto a tutte le ordinanze comunali in materia. Sarebbe una gran bella notizia per tutti e testimonierebbe di una politica
che finalmente si occupa della vita civica e civile e della sua qualità.
di Giuseppe Mammana