Con i neuroni specchio scatta l'emulazione bimbo-mamma
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Con i "neuroni specchio" scatta l'emulazione bimbo-mamma
Sono oltre 6 milioni gli italiani che soffrono di problematiche psichiatriche, molte nate durante l'infanzia e l'adolescenza.
Durante questi periodi gli eventi stressanti, come quelli in gravidanza, la depressione della madre, favoriscono la comparsa,
nell'età adulta, di disturbi d'ansia e affettivi, che poi con gli anni causano anche una ridotta funzionalità dei processi
cognitivi. Il cervello dell'adolescente, inoltre, rappresenta un target cruciale per l'azione sia dei corticocosteroidi che
di sostanze esogene (alcol, marijuana, ecstasy, etc.) capaci di alterare l'omeostasi dello sviluppo cerebrale. Ambiente e
genetica sono dunque strettamente correlati, soprattutto nella fase di crescita della persona. Grazie però alle azioni di
prevenzione e allo studio correlato dei fattori ambientali e genetici, o epigenetica, è possibile oggi intervenire con cure
adeguate e azioni di prevenzione. Tra queste ricordiamo il progetto "A Smile for Moms" contro la depressione post-partum
curato dall'Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna (www.depressionepostpartum.it). Di questi ed altri argomenti si
parlerà a Bormio, dal 1 al 4 aprile, in occasione del convegno "Bisogni emergenti in Psichiatria: dall'epigenetica al
miglioramento degli esiti".
"Nel genere umano - spiega il prof. Claudio Mencacci - le avversità durante l'infanzia e l'adolescenza sono associate sempre
ad un maggiore rischio di differenti forme di psicopatologia. Per esempio il suicidio in età adolescenziale o adulta può
spesso essere la conseguenza di episodi di abusi sessuali avvenuti durante l'infanzia. In particolare gli studi indicano che
gli eventi stressanti associati alla gravidanza, al periodo neonatale, all'infanzia e all'adolescenza, possono essere
associati attraverso meccanismi e modificazioni epigenetiche di specifici cluster di geni cruciali nello sviluppo del
fenotipo".
In sostanza nella vita di tutti i giorni, siamo in grado di apprendere dagli altri nuovi comportamenti semplicemente
osservando le loro azioni e analizzando le loro intenzioni. In particolare tra madre e figlio.
"Ed è qui - continua il prof. Mencacci - che entra in gioco una particolare classe di neuroni, definiti ‘neuroni specchio'.
Scoperti da Giacomo Rizzolatti inizialmente nella corteccia premotoria e parietale della scimmia, emettono una ‘scarica' sia
quando la scimmia esegue un'azione mirata ad uno scopo, sia quando un altro individuo compie la medesima azione. Un analogo
sistema ‘specchio' è stato descritto anche nell'uomo, in un network di regioni che include la corteccia frontale inferiore,
premotoria e parietale inferiore. Si ritiene che nell'uomo questo sistema giochi un ruolo fondamentale non solo nella
comprensione delle intenzioni altrui, ma anche nell'apprendimento basato sull'imitazione, nell'empatia e nello sviluppo del
linguaggio".
Oggi con l'intervento precoce è possibile migliorare il decorso e gli esiti della maggior parte dei disturbi psichici, e
questo appare particolarmente rilevante nell'età giovanile, nell'adolescenza e perfino nell'infanzia.
"Anche l'ambiente - continua il prof. Mencacci - è in grado di modificare la funzione dei geni, amplificandone o riducendone
l'attività. I rapporti tra genetica e influenze ambientali sono un nuovo elemento di studio in tutti i campi della medicina.
È questo il dominio dell'epigenetica. Abitudini, stili di vita, esposizione ai più svariati fattori esogeni plasmano
inequivocabilmente una realtà geneticamente predeterminata. Quest'azione appare particolarmente rilevante nella fase di
maturazione del cervello stesso, che sappiamo divenire adulto intorno ai 20 anni. Ecco che eventi negativi vissuti nella vita
intrauterina, neonatale e nell'adolescenza, traumi, stress, uso di sostanze possono determinare un'alta vulnerabilità all'
insorgenza di disturbi neuropsichiatrici, essendo ormai appurato lo stretto rapporto tra sviluppo cerebrale e
psicopatologia".