Conegliano: si comincia a bere anche a dodici o tredici anni...
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Si comincia a bere anche a dodici o tredici anni e il problema dell'alcol diventerà materia di studio e approfondimento nelle scuole del territorio. In questa ottica una campagna per prevenire l'abuso sempre più diffuso dell'alcol tra i giovani è stata concordata e sarà portata avanti in tutto il prossimo anno scolastico. L'intesa è stata raggiunta solo pochi giorni fa in una riunione del dipartimento per le dipendenze dell'Usl 7, di cui è responsabile Michela Frezza, con i rappresentanti di vari Comuni e associazioni, oltre che di molte scuole.
Il fenomeno è preoccupante ed in rapida espansione, come evidenziano i primi risultati del progetto "Sibilla", che ha indagato tramite questionari, foto voice (immagini fotografiche scattate dai ragazzi) e focus group, le abitudini, le idee, i contesti e gli usi di più di 5mila giovani intervistati nel territorio. Nella riunione la discussione si è concentrata sull'esigenza di modalità alternative di approccio al problema ed è emersa da più parti l'esigenza di ampliare l'approfondimento degli aspetti evolutivi, sociali e del senso del limite, a cui l'abuso dell'alcol è connesso. Si è concordato sul fatto che le attività siano destinate non solo agli allievi delle scuole secondarie di secondo grado, ma anche di primo grado, ossia agli alunni di seconda e terza media inferiore.
Il percorso si articola in varie fasi. La prima è una giornata di sensibilizzazione il 17 ottobre, articolata in tre momenti. Il primo è una tavola rotonda sul tema "Alcol: quanti metri sopra il cielo?", rivolta principalmente ai ragazzi dai 13 ai 18 anni, per un approfondimento sui problemi causati dalla diffusione dell'alcol tra i giovani. Il secondo è un incontro con l'autore, a cui ha già dato la propria disponibilità Pino Roveredo, operatore di strada, scrittore e giornalista, che aderisce a varie associazioni umanitarie che operano in favore delle categorie disagiate. Il terzo è concerto del gruppo musicale Incontro Luce, con la partecipazione di Alberto Cantone, autore dei testi.
Ma già prima di questo evento sarà consegnato alle scuole del materiale su cui sviluppare un'attività di riflessione da collocare l'interno della programmazione didattica. Successivamente e per il resto dell'anno scolastico, il lavoro delle classi potrà proseguire con la produzione di elaborati scritti, oppure grafici, informatici, o anche con altre modalità espressive che gli insegnanti ritengano più confacenti alle preferenze dei ragazzi. Gli operatori dell'unità funzionale di prevenzione dell'Usl 7 affiancheranno i docenti delle scuole che aderiranno al progetto, e sulla base delle richieste saranno disponibili ad intervenire in alcuni momenti dell'attività di ideazione e produzione degli elaborati nel corso dell'anno scolastico.
Si concluderà nell'aprile del 2010 con un'ulteriore giornata di sensibilizzazione, nella quale saranno esposti gli elaborati, che verranno valutati da un'apposita commissione di operatori dell'unità funzionale di prevenzione, oltre che dagli stessi ragazzi partecipanti