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Conegliano (TV), "Taste life-degusta la vita": campagna contro l'abuso di alcol tra i giovanissimi

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"Taste life-degusta la vita": campagna contro l'abuso di alcol tra i giovanissimi
CONEGLIANO - Non poteva che partire dal cuore delle colline del prosecco, dove il biondo nettare di Bacco è Superiore, dove

il rito dell'aperitivo ha radici molto più profonde di una vite di glera, la rivoluzione della spritz hour. Martedì 1. marzo

ci sarà l'anteprima di «Aperitivo Conegliano», il nuovo aperitivo anti-sballo, che manterrà i piedi nella tradizione, ma

aprirà gli occhi sul futuro nell'ottica del bere responsabile e del divertimento consapevole.
Dopo un anno di lavoro, Aperitivo Conegliano è il primo risultato del progetto «Taste Life - Degusta la vita» che il Progetto

Giovani sta portando avanti con l'obiettivo di proporre e promuovere nuovi atteggiamenti in tema di divertimento, abuso di

alcol e altre sostanze dannose per la salute e sicurezza stradale.
Il Gruppo Interfaccia, quindici ragazzi da 18 ai 26 anni, in collaborazione con l'Associazione Conegliano In Cima della quale

fanno parte i 20 gestori di locali pubblici che hanno aderito all'iniziativa, ha provato ad approcciare il momento

dell'aperitivo in modo innovativo, senza perdere la tradizione del rito dello spritz, ma provando a liberarlo da quel

fardello che è l'eccesso, l'abuso appunto, di alcol di cui sempre di più sono vittime proprio i giovanissimi.
I barman dei locali del centro hanno elaborato alcune ricette che, partendo dallo spritz classico, hanno un dosaggio alcolico

molto basso; stessa base dunque, ma più gusto e meno alcol. Considerato che per la parte legislativa e repressiva ci sono gli

organismi competenti, l'obiettivo del progetto «Taste life» è quello di «proporre un cambiamento nei comportamenti - spiega

Serena Cesca, responsabile del Progetto Giovani - e sono gli stessi ragazzi a chiederlo. Il gruppo dei diciottenni di

quest'anno ad esempio, ha scelto proprio di affrontare il tema del divertimento; è un'esigenza dei ragazzi cominciare a

confrontarsi su questi temi».
Elisa Giraud