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News di Alcologia

Confedereazione Italiana Agricoltori: no alla criminalizzazione del vino

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Roma - Con la demonizzazione non si ottiene nulla, se non colpire l'immagine della produzione vitivinicola italiana. Bisogna, invece, far crescere, soprattutto tra i giovani, la logica di una degustazione consapevole, moderata. Ben diversa dall'uso sregolato di alcolici. E' quanto sottolinea la Cia, Confederazione italiana agricoltori in merito ''ai continui attacchi al vino, additato ingiustamente come delle principali cause degli incidenti stradali''.
Per la Cia, quindi, e' molto meglio educare e prevenire che reprimere. Il rischio e' che campagne criminalizzanti e ordinanze di divieto possono penalizzare pesantemente prodotti come il vino, che fa parte della nostra cultura, delle nostre tradizioni e della nostra storia. La generalizzazione fa soltanto danni.
Sarebbe molto piu' efficace ed opportuno, avverte la Cia, fare un'adeguata informazione per educare ad un bere moderato e consapevole. Altrimenti, si corre il pericolo di innescare una spirale negativa che porta inevitabilmente alla discriminazione dei vini, con conseguenze fortemente negative per i nostri produttori vitivinicoli che, in questi anni, hanno investito molto in qualita'.
Oltretutto, e' dimostrato anche dai dati che, rileva la Cia, non e' assolutamente il vino la causa dei troppi incidenti stradali, ma bevande, come i cocktail, i superalcolici e gli ''alcolpops'', particolari bibite fatte spesso con vodka, rum, mescolati ad analcolici che favoriscono consumi all'eccesso. E cosi' gli effetti, in particolare sui giovani, diventano devastanti.
Per la Cia e', quindi, indispensabile sviluppare la prevenzione e l'educazione facendo conoscere il valore del vino ai giovani. E questo puo' realmente dare un apporto significativo ad evitare il bere eccessivo di alcol tra le nuove generazioni.
D'altra parte, proprio il vino, conclude la Cia, non puo' essere assolutamente catalogato tra le bevande alcoliche. Il vino e' il ''prodotto principe'' delle nostre terre. Il suo uso moderato e consapevole non e' motivo delle tante tragedie che, purtroppo, funestano le strade italiane. E lungo questa direzione si muove e si articola il progetto europeo ''Wine in moderation'', che ha come obiettivo prioritario quello di diffondere la cultura del buon bere senza esagerazioni.