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News di Alcologia

Considerazioni dell'Assessore Richard Theiner sul bere responsabile

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Bere responsabile
Egregio sig. Dellagiacoma,
faccio riferimento alla sua cortese E-Mail del 13 agosto 2011 inerente il comunicato stampa della Provincia autonoma di Bolzano "Comuni

attivi per giungere ad un consumo responsabile" e La ringrazio innanzitutto per il Suo commento.
Con la presente vorrei delinearLe le riflessioni che mi hanno spinto a condividere con un gruppo di esperti del settore un approccio

consapevole e responsabile al consumo di alcol della popolazione dell'Alto Adige.
Poche cose sono così contraddittorie come l'uso di alcol. Da una parte l'alcol è una componente fissa e tradizionalmente radicata della

nostra cultura, ha un suo posto fisso e direi un ruolo inestirpabile e un piacere della vita sociale, sempre che venga consumato in quantità

modica.
Dall'altra parte l'alcol è chiaramente una sostanza del tutto assimilabile ad una droga che causa danni devastanti e il cui abuso porta a

conseguenze pesanti per la salute e per la vita sociale delle persona.
Intorno al 1900 l'alcol ha assunto nei paesi industrializzati dimensioni epidemiche che ha costretto certi paesi ad applicare severe misure

di proibizionismo. Un esempio è la Svezia, paese nel quale ancora oggi la vendita di alcolici viene resa difficile e limitata da parte dello

Stato.
Un proibizionismo totale, dunque un divieto totale di alcol regolamentato e sorvegliato dallo Stato, come può essere riconosciuto chiaramente dal passato, non è realizzabile. Negli anni venti il divieto di alcol ha favorito, negli Stati Uniti, il mercato nero e contribuito alla crescita della criminalità organizzata. Anche in Svezia non è stato risolto il problema dell'alcol. Quindi, per arginare l'abuso di alcol, è opportuno realizzare il maggior numero di misure individuali di tipo pratico collegate ad una formazione di consapevolezza a lungo termine sull'uso dell'alcol.
È proprio questo che viene fatto il Alto Adige dal 2006 per contrastare l'abuso di alcol. Questo però non vuol dire totale astinenza sempre e

ovunque. L'importante è che il consumo di bevande alcoliche in compagnia diventi per tutti una norma inespressa ma condivisa, una nuova

consapevolezza, un nuovo atteggiamento, una nuova cultura del bere in tutta la provincia , così come lo è diventata quella per l'astensione

dal fumo in locali chiusi. Il nostro motto è "Bere responsabile", "mantenere la giusta misura" che non è un imperativo ma un atteggiamento,

uno stile di vita che include anche agire con responsabilità, essere d'esempio. In tal modo si intende creare e rafforzare una consapevolezza

pubblica al corretto consumo di alcol. Ed in certe occasioni il "consumo responsabile" significa anche "zero per mille" ovvero "Alcol no

grazie!" Questa sobrietà puntuale pretesa dagli esperti della prevenzione e da noi sostenuta è rivolta inequivocabilmente e senza compromessi per esempio alla guida di veicoli. Qui non è sufficiente decidere in qualche modo di proprio arbitrio di moderarsi, qui vale l'imperativo categorico: se bevo anche un solo bicchiere di alcol, non guido!
Questo è anche il motivo della nostra campagna 2011 con 62 cartelloni stradali in tutto l'Alto Adige. Questo atteggiamento, che non ammette compromessi, vale naturalmente non solo alla guida, ma anche nel mondo del lavoro e ovunque laddove, attraverso una ipotetica disattenzione alcolica, altre persone possono incorrere nei pericoli.
In aggiunta a questi cartelloni continuano e vengono portate avanti nuove iniziative. L'Assessorato alla Famiglia, Sanità e Politiche Sociali

intende accompagnare tutte le numerose iniziative, di istituzioni pubbliche e private, associazioni, enti e singole persone, attive nella

prevenzione alcol in Alto Adige che hanno contribuito a far crescere la prevenzione all'alcol in questi anni nei servi socio-sanitari, nella

scuole, nel lavoro giovanile, nelle famiglie, nel tempo libero, nel commercio e nella gastronomia.
Colgo l'occasione per comunicare che la nostra campagna dispone di un budget annuale modesto che ci si propone di utilizzare al meglio con

scienza e coscienza. In questo modo, proseguendo con la campagna anno per anno e non puntando su messaggi shock non durevoli, ma appellandoci al buon senso con l'invito al consumo moderato, otterremo col tempo un effetto notevole che crescerà continuamente e che sarò sempre più di esempio.
Il messaggio di moderazione della campagna, per alcune persone è troppo poco e troppo mite. Questo è comprensibile per esempio se accade un terribile incidente stradale causato anche dall'alcol. Spesso i giornali non raccontano delle tragedie che stanno dietro a questi incidenti, ma che esistono. In questi casi si vorrebbe vietare subito l'alcol.
Per riassumere, proibire l'alcol non è un tema. Di conseguenza solamente un lavoro costante di persuasione è utile. E se guardiamo le

statistiche, vediamo che il consumo di alcol diminuisce. Questo è un motivo in più per persistere nella comprovata strategia della

moderazione, rafforzata con divieti puntuali: Se bevo, non guido.
Nel 2011 sarà creata tra le altre cose un'apposita pagina web della campagna al fine di raggiungere soprattutto i giovani. Oltre ad altre

informazioni sulle leggi sulla pagina web ci saranno informazioni sull'alcol alla guida, durante la feste ed in famiglia. Inoltre la pagina

conterrà video realizzati da giovani e spot radio della campagna ed essere collegata a "social networks" come "Facebook" oppure "Twitter".
Molto importante in questo contesto è anche la collaborazione con i comuni attraverso il Consorzio dei comuni, perché questi sono in contatto con le organizzazioni e con i cittadini in loco e quindi possono divulgare il massaggio della campagna. Affinché interventi preventivi contro l'abuso di alcol siano effettivi laddove emergono in piccole, ben visibili comunità, in questi casi i comuni hanno un importante ruolo e responsabilità nell'ambito della campagna sono per esempio programmati incontri con i referenti dei comuni nonché una verifica di quanti comuni hanno emanato il "regolamento comunale in materia di alcol" che prevede misure restrittive per il rilascio delle autorizzazioni relative alla pubblicità ed alle iniziative promozionali di bevande alcoliche.
Viene inoltre cercata una collaborazione con la gastronomia ed il commercio per quanto riguarda il rispetto delle normative di legge.
Evitando le conseguenze di un eccessivo consumo di alcol potrebbero essere risparmiate enormi spese nella sanità e nel sociale. Ma molto più importante è, cosa può guadagnare ogni persona se, con responsabilità, rispetta la propria salute. La ricetta per ottenere questo è semplice e come si può immaginare non è cambiata da generazioni: Si chiama mantenere la "giusta misura" per ogni cosa! Per tale motivo, noi, quali responsabili per la sanità ed il sociale sosteniamo una politica di prevenzione che si basa sulla moderazione.
Distinti saluti,
L'assessore Dr. Richard Theiner


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)