Consumo di alcol, a rischio ogni etnia
cufrad news alcologia alcol consumo etnia
Consumo di alcol, a rischio ogni etnia
fonte: Ansa-med
Gli esiti di un recente progetto di rilevazione epidemiologica sull'alcol condotto dell'Euromonitor International ha
evidenziato un crescite e costante aumento del consumo di bevande alcoliche in quelle fasce di popolazione di religione
musulmana. Dai dati disponibili emerge che nel quinquennio compreso fra il 2005 e il 2010 il consumo medio nella fascia
"Medioriente-Africa" è aumentato del 25%, passando da 11,7 miliardi di litri a 15,2 miliardi. Le motivazioni risiedono nelle
influenze negative prodotte dal turismo e nella modernizzazione delle società verso costumi ed abitudini più occidentali. Nel
periodo preso in esame dal progetto, ad esempio, la popolazione turca è passata da 18,3 litri a 20,5 l'anno per persona,
mentre negli Emirati da 30,4 a 36,8 litri. In Algeria, dove l'alcool non e' proibito tranne che durante il ramadan (6,8 litri
l'anno per persona nel 2010), il consumo e' aumentato del 7% in valore e del 3% in volume. Anche in Tunisia, dove nonostante
non ci siano divieti l'acquisto di vino o whisky viene percepito come un atto socialmente disdicevole, le spese per le
bevande alcooliche sono passate tra il 2004 e il 2009 da 27,8 a 44,8 milioni di dinari, cioe' da 18 a 31 milioni di euro. In
Arabia Saudita e in Iran, dove l'interdizione e' formale e severa, ci si e' ripiegati sulle birre senza alcool. In Iran il
salto e' stato del 40% l'anno, dai 61,9 milioni di litri del 2005 ai 338,7 milioni del 2010. Nel regno wahabita il consumo
della birra analcolica e' passato da 67,6 a 113,3 milioni di litri l'anno.