338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

Consumo di alcol e danni all'udito: correlazioni (?)

Consumo di alcol e danni all'udito: correlazioni

Nei parchi non si vede altro: ragazzi, signore o arzilli anziani corrono ascoltando musica con lettori mp3 e auricolari. La

musica ti fa compagnia, ti distrae dalla fatica e dal caldo. E ormai quelle due monetine nere infilate nelle orecchie sono

diventate parte integrante dell'equipaggiamento del tempo libero. Ma se lo sport fa bene alla salute, la musica ascoltata a

tutto volume mentre si corre con gli auricolari, aggiunto ad un'abbondante sudorazione conseguente, può causare perdita di

udito e altri gravi disturbi dell'orecchio.
I dati parlano da soli. Secondo gli specialisti dell'Istituto messicano di sicurezza sociale, 4 ragazzi su 10 con problemi di

udito ascoltavano regolarmente il loro lettore mp3 con gli auricolari mentre praticavano sport. Purtroppo l'eccellente

qualità dei nuovi lettori mp3 che non distorcono il suono nemmeno ad altissimo volume, inducono gli utenti ad alzarlo fino a

livelli di grande rischio. E così, portare l'uso delle cuffiette mentre si fa sport aumenta anche la probabilità di contrarre

delle infezioni dell'orecchio. La temperatura del corpo infatti aumenta e il sudore rimane nelle orecchie per mancanza di

ventilazione, facendo sì che batteri e funghi possano proliferare. Ciò può provocare forti otiti che se non trattate bene

possono portare alla perdita di udito.
L'alto volume, dunque può elettrizzare, ma può danneggiare inesorabilmente la nostra salute. Ne sanno qualcosa i 700 mila

ragazzini italiani che hanno problemi di udito prima di aver compiuto i tredici anni. Per loro, oltre alla musica, esiste

anche la conseguenza di otiti trascurate che alla fine lasciano il segno per tutta la vita. Già, se poi si va verificare ci

si accorge che sono quasi sette milioni gli italiani adulti che non ci sentono bene.
Nel mondo, le cifre si moltiplicano: 400 milioni, secondo l'Oms, le persone sofferenti di ipoacusia. Negli Usa, rappresentano

ben il 10% della popolazione. Ma che fare per salvare le nostre orecchie dal caos della civiltà moderna? Amplifon, leader

italiano del settore con 400 centri disseminati lungo la penisola e 2500 punti di assistenza, ha stilato una sorta di

decalogo salvaudito. Interessa grandi e piccini. E a scorrerlo sorprende come l'alcool in eccesso e anche il fumo incida

negativamente sulla salute del nostro udito. Infatti l'abuso di alcol e tabacco può danneggiare il delicato meccanismo di

trasmissione dei suoni al cervello. Poi ci sono i rumori, da cui bisogna proteggersi ovunque, al lavoro, nel traffico, in

discoteca. Altro comandamento: curarsi dalla otiti in modo appropriato ed evitare antibiotici quando non sono prescritti dal

medico. Poi ci sono i banali bastoncini di cotone per la pulizia delle orecchie. Possono lasciare il segno se utilizzati in

profondità.
Fin qui la prevenzione. Che va supportata anche da controlli periodici regolari dai 50 anni in su. Diventa praticamente

obbligatorio nella terza età visto che il deficit uditivo è uno dei più comuni disturbi. In Italia più del 30% della

popolazione oltre i 65 anni soffre di questi disturbi. Ma farsi visitare è un impegno non gravoso né costoso. Nelle sedi

Amplifon il controllo è gratuito. Eppure la resistenza alla prevenzione è grande. Sempre in America, solo il 24,6% dei

potenziali utilizzatori si arrendono alle protesi acustiche. E anche in Europa la diffidenza è grande. Solo 20 persone su

cento accettano la macchinetta per sentirci meglio mentre in Italia la percentuale non supera il 15%.