Consumo di alcol e mal di testa: quale relazione?
Mal di testa da vino, un calice ed è (subito) dolore
«Gli emicranici che sanno che il vino può dare il via a una crisi – spiega il dottor Vincenzo Tullo, specialista neurologo e responsabile dell’ambulatorio sulle cefalee di Humanitas – devono stare alla larga dal vino. Ricordiamo che gli attacchi di emicrania sono molto dolorosi e possono durare anche tre giorni».
Il vino però può essere responsabile anche di un’altra forma di mal di testa, questa volta diversa dall’emicrania: la cefalea da alcol. «Siamo nel campo delle cefalee verosimilmente non dovute a una causa organica come, ad esempio, la cefalea da viaggio aereo, quella da sforzo, la cefalea da tosse, da cibo, da sospensione dell’assunzione di caffeina e, appunto, la cefalea indotta dall’alcol. Questa può insorgere immediatamente, entro tre ore dall’assunzione di alcol, o con effetto ritardato, da 5 a 12 ore dopo aver bevuto alcolici».
Responsabile del mal di testa è l’alcol?
«L’alcol è vasodilatatore e può essere coinvolto nell’insorgenza del dolore, così come le sostanze chimiche eventualmente aggiunte al vino».
Prima di decidere di astenersi dal consumo di alcol, se un soggetto ha già accusato episodi di “mal di testa da vino” cosa potrebbe fare? «Certamente non bere alcolici a stomaco vuoto e idratarsi bevendo acqua anche quando consuma alcolici.
(...omissis...)
copia integrale del testo si può trovare al seguente link: http://www.humanitasalute.it/prima-pagina-ed-eventi/53211-mal-testa-vino-un-calice-ed-subito-dolore-foto-parere-esperto/
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)