Consumo di alcol e sostanze, l'importanza del dialogo tra medico e paziente: uno studio
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Il dialogo tra medico e paziente rimedio efficace per superare la dipendenza
fonte: Journal of Substance Abuse Treatment
Il consumo elevato di alcol, come ad esempio il bere oltre i limiti, può avere un significativo impatto negativo sulle persone con problemi di depressione. Secondo studi recenti anche il consumo moderato di alcol può avere gravi conseguenze su soggetti in trattamento per depressione in quanto può ridurre la risposta antidepressiva, l'aderenza al trattamento e può provocare effetti collaterali. Gli individui affetti da tale patologia sono anche maggiormente a rischio di disturbi connessi al consumo di alcol. Se poi a questo viene aggiunto anche il consumo di sostanze stupefacenti, la situazione si complica ulteriormente ma nonostante la prevalenza dei rischi associati, poco si sa su come affrontare le questioni dell'uso di alcol e di droga tra i pazienti depressi.
Secondo i ricercatori un approccio che potrebbe aiutare a migliorare le condizioni di tali pazienti è quello del colloquio motivazionale (MI). L'approccio del terapeuta è quello di una guida non giudicante che aiuta i pazienti nel lungo percorso del cambiamento dello stile di vita.
Questo studio, condotto da un gruppo di ricercatori americano, ha esaminato l'efficacia del colloquio motivazionale come trattamento per ridurre il consumo di sostanze in adulti con depressione e ricoverati presso ambulatori psichiatrici.
Per l'analisi sono stati presi in esame 104 pazienti dai 18 anni in su che hanno riferito di aver consumato grandi quantità di alcol (3 bicchieri o più ad occasione), di aver consumato droghe illegali o di aver fatto uso improprio di farmaci da prescrizione nei 30 giorni precedenti.
I pazienti sono stati suddivisi in due gruppi: alcuni hanno partecipato a 3 sessioni di MI altri hanno solo ricevuto dei materiali informativi sui rischi derivanti dal consumo di alcol e droghe in aggiunta alla terapia tradizionale per il trattamento della depressione. Successivamente hanno completato il follow up con interviste telefoniche. Dei 104 partecipanti iscritti, 98 (93%) hanno completato il follow up telefonico a 3 mesi e 103 (99%) lo hanno completato anche a 6 mesi. Dall'analisi è emerso che, tra coloro che hanno riportato un consumo pericoloso di alcol (N=73), i pazienti trattati con MI avevano meno probabilità rispetto ai controlli di riferire un consumo pericoloso a tre mesi.
I risultati di tale studio, secondo i ricercatori, forniscono la prova iniziale per un impatto positivo sulla riduzione del consumo pericoloso di alcol a breve termine. Future ricerche dovrebbero essere condotte su un campione maggiore e con più follow up. Infine, l'esame dei risultati in contesti di assistenza primaria, in cui molti pazienti con depressione ricevono servizi assistenziali, sarebbe, secondo i ricercatori, un nuovo promettente passaggio nello studio di questo modello di trattamento.
Satre D.D, Delucchi K., Lichtmacher J., et al, Motivational interviewing to reduce hazardous drinking and drug use among depression patients, Journal of Substance Abuse Treatment (2012), in press
(articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito alcolnews.it)