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Consumo di alcolici: bere prima di uscire aumenta notevolmente i rischi

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Consumo di alcolici: bere prima di uscire aumenta notevolmente i rischi

Per spendere meno, ubriacarsi più in fretta o «mettersi nello stato d’animo giusto», i giovani adulti spesso cominciano a bere prima di andare in un locale pubblico. Il predrinking spinge a bere quasi il doppio nel corso di una serata e aumenta in maniera esponenziale i rischi legati al consumo di bevande alcoliche.

È risaputo che le conseguenze del consumo di alcolici tra i giovani possono essere gravi sia per la salute che per la sicurezza propria e altrui. Analizzando l’evoluzione del consumo alcolico dei giovani sull’arco di una serata (quanti bicchieri, dove, a che ora ?), i ricercatori di Dipendenze Svizzera hanno individuato alcuni aspetti importanti ai fini della prevenzione.


Bere prima di uscire: un momento chiave del consumo
Lo studio, finanziato dal Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica (FNS), si basa sull’analisi delle modalità di consumo in 1’441 serate. In un terzo dei casi, i giovani tra i 20 e i 26 anni hanno bevuto prima di recarsi in un locale pubblico.
Bere prima di andare al bar o in un locale notturno per «risparmiare»: ecco uno dei motivi spesso addotti dai giovani e citati dalla letteratura scientifica in materia di consumo di bevande alcoliche. Tuttavia, dallo studio condotto da Dipendenze svizzere emerge che il fatto di bere prima di uscire non spinge i giovani a bere meno in seguito, tant’è vero che i partecipanti allo studio hanno consumato in media 4,2 bicchieri durante le serate trascorse esclusivamente nei locali, contro i 7,1 bevuti nel corso delle serate iniziate sul divano di casa o per strada: quindi hanno bevuto quasi il doppio!

Il fatto di bere prima di uscire ha dunque un notevole impatto sul numero di bevande alcoliche consumate. Le conseguenze sono preoccupanti: andando ad aggiungersi alla quantità bevuta durante le scorribande notturne invece di sostituire le bevande alcoliche consumate nei locali pubblici, il predrinking porta spesso a un consumo eccessivo e ad un aumento dei rischi ad esso legati, quali la perdita di conoscenza, le risse o i vandalismi. Le attività di prevenzione devono quindi assolutamente mirare anche a questa modalità di consumo.

Conseguenze sulla prevenzione
Il nesso rilevato dallo studio di Dipendenze Svizzera tra il fatto di bere prima di uscire e un consumo eccessivo puntuale non fa altro che perorare la causa delle misure strutturali:
L’accesso alle bevande alcoliche nei punti vendita andrebbe proibito in serata, in modo da evitare che i giovani le acquistino prima di recarsi nei locali pubblici.
Un ulteriore freno al consumo di alcolici è rappresentato dalle misure applicate ai prezzi di vendita, il cui impatto sul consumo è stato ampiamente dimostrato da decine di studi.
Le attività di sensibilizzazione devono inoltre tenere conto delle mutate condizioni di consumo: lo studio suggerisce che cambiare il luogo in cui si beve nel corso di una serata implica spesso un aumento del consumo stesso. È come se, entrando in un bar o in una discoteca, si azzerassero inconsciamente i contatori. Occorre quindi incoraggiare i nottambuli a tenere il conto delle bevande consumate, cominciando dalla prima birra tolta dal frigo per dare il via al weekend, così da poter gestire meglio il loro consumo sull’arco di tutta una serata.
Un’ulteriore priorità consiste nel sensibilizzare i responsabili dei locali pubblici: permettendo a persone in stato d’ebbrezza di accedere ai loro locali, corrono un rischio maggiore di subire le conseguenze del consumo eccessivo di alcolici.
Dove, quando, quanto? Tecniche d’indagine in costante miglioramento
Grazie ad un metodo d’indagine innovativo in tempo reale, è emerso l’impatto del predrinking sul consumo dei giovani e sui problemi ad esso connessi.
Nelle indagini tradizionali, si chiede agli intervistati di valutare a posteriori il loro consumo complessivo sull’arco di una serata. I partecipanti allo studio di Dipendenze Svizzera, invece, hanno compilato ogni ora un questionario sul loro cellulare, per informare i ricercatori sul luogo del consumo e sul numero di bevande consumate nel corso dell’ora precedente. Seguendo i partecipanti in tempo reale, con una precisione finora mai raggiunta dagli studi sul consumo di alcolici, è stato quindi possibile tracciare con esattezza l’evoluzione del consumo sull’arco della serata. In tal modo si è evidenziato l’impatto delle bevande alcoliche consumate prima di uscire.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)