Consumo di alcolici: compromessi sugli orari
Consumo di alcolici: compromessi sugli orari
Alcol sino alle 3 di notte nei pub, discoteche, bar e in tutti i locali aperti di notte. E' quello che stabilisce un nuovo
emendamento al disegno di legge di modifica del nuovo codice della strada proposto dalla Commissione Trasporti della Camera.
La proposta ha trovato il parere favorevole del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, con delega alla
droga, Carlo Giovanardi che ha sottolineato che "si tratta di un segnale importante, perché ricorda ancora una volta ai
giovani che deve esistere il senso del limite. Che il Parlamento metta qualche punto fermo nell'ambito della prevenzione è un
fatto essenziale perché ricordiamoci che l'elevato consumo di alcol può favorire la diffusione di sostanze stupefacenti e
soprattutto l'aumento degli incidenti stradali". Nel testo del nuovo Codice della Strada, ancora in fase di lavorazione, i
punti riferiti al contrasto dell'abuso dell'alcol sembrano però, ormai definiti. Il Senato ha introdotto l'obbligo del
"precursore" nei ristoranti e negli altri locali di intrattenimento, in modo che ogni cliente possa richiederlo prima di
uscire e mettersi al volante. Alcol "zero" per due categorie di conducenti: i neopatentati, il divieto è riferito ai primi
tre anni di patente, e agli autotrasportatori. E poi ancora il divieto di vendere superalcolici negli autogrill dalle 22 alle
6 del mattino, per chi "sgarra" multe che vanno dai 2.500 ai 7.000 mila euro. Per le stesse aree di servizio scatta poi il
divieto di somministrazione al bancone dalle 2 alle 7 del mattino. Nessuno stop la notte di Capodanno e quella di Ferragosto,
quando si potrà bere fino all'alba. Mentre i limiti non saranno applicati nelle isole dove è vietata la circolazione delle
auto private, come Panarea. Certo - e questo è il parere dell'Asaps - l'estensione del divieto di vendita a tutti i locali e
non solo a quelli di pubblico spettacolo e intrattenimento è positiva. Però sarebbe stata molto più positiva se l'estensione
del divieto a tutti i locali fosse rimasta inchiodata alle 2 anziché scivolare di un'ora. Il solito compromesso? Ora però se
a queste misure non seguirà una puntuale rete di controlli su strada (ma anche nei locali per la verifica del rispetto del
divieto) anche questa norma servirà poco