L’abuso di alcool, allo stesso modo del consumo abituale, comporta numerosi rischi per la salute e l’insorgenza di determinate patologie quali la cirrosi, tumori, pancreatite, ecc, ma molto spesso si tende a sottovalutare anche un effetto a livello intestinale.

Il microba intestinale si presenta sotto forma di batteri e microrganismi in grado di colonizzare l’apparato digerente umano, classificato in oltre mille specie per circa tre milioni di geni. La versatilità metabolica dell’intestino si rende così essenziale al fine di garantire una perfetta forma di salute dell’organismo.

Il microbita risulta in grado di instaurare una relazione di simbiosi con l’apparato intestinale, proteggendo lo stesso dall’insorgere dell’attacco da parte dei microrganismi patogeni, promuovendo il benessere delle mucose.

In presenza della perdita di un equilibrio del microbita si verifica una situazione denominata “disbiosi” con conseguente origine di patologie infiammatorie concentrate nella zona dell’intestino, ma anche celiachia, diabete, colon irritabile, ecc.

La disbiosi può essere originata da comportamenti alimentari errati, abuso di farmaci antibiotici, stress e da consumo regolare o eccedente di alcool.

Gli ultimi studi compiuti in merito si sono soffermati sulle tecniche di biologia molecolare, PCR e Shotgun sequencing, evidenziando un aumento delle molecole pro-infiammatorie a livello dell’intestino. Gli stessi danni possono essere ridotti tramite l’assunzione di probiotici, batteri che normalmente si trovano già all’interno dell’apparato intestinale umano.

La barriera intestinale può essere migliorata tramite la supplementazione con Lactobacillus GG, riducendo in questo caso la diffusione delle tossine batteriche, insieme all’assunzione di integratori a base di acidi grassi saturi a catena lunga.

(...omissis...)

copia integrale del testo si può trovare al seguente link: https://www.esauriente.it/consumo-di-alcolici-gli-effetti-sul-microbiota-e-sulla-salute-intestinale/

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.cufrad.it)