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Consumo di ecstasy e anomalie della perfusione sanguigna cerebrale: i dati di uno studio

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Il consumo di ecstasy è responsabile delle anomalie della perfusione sanguigna
fonte: Br J Pharmacol

Una recente ricerca ha utilizzato su ratti da laboratorio una moderna e particolare sequenza di Risonanza Magnetica nota con il termine "bolus-tracking arterial spin labelling" o btASL, in grado di quantificare le variazioni di perfusione cerebrale in modo non invasivo. I ricercatori hanno somministrato agli animali 20 mg/kg di MDMA sottoponendoli successivamenti a scansione con btASL in 3 diversi intervalli di tempo (1, 3 o 24 ore dopo la somministrazione della droga). Il protoccolo di studio è stato così predisposto: alcuni ratti ricevevano 5 o 20 mg/kg di MDMA e venivano controllate 3 ore dopo la somministrazione; un altro gruppo riceveva 5 or 10 mg/kg di MDMA o un composto salino 4 volte al giorno, per 2 giorni consecutivi e veniva controllato per 8 settimane dopo la somministrazione. I dati di perfusione sono stati ottenuti mediante un'apparecchiatura di RM a campo ultra alto (7.0T). Mediante software di analisi del segnale RM sono stati ricavati dati quantitativi della perfusione cerebrale dei ratti sottoposti all'esperimento, in particolare il tempo di transito medio (MTT), il tempo di transito capillare (CTT) e intensità del segnale di perfusione. I risultati dimostrano che la MDMA riduce i parametri perfusivi di MTT e CTT aumentando l'intensità del segnale nella corteccia somatosensoriale e motoria, rispettivamente 1 ora e 3 ore dopo la somministrazione della sostanza. Prima di questi intervalli di tempo, la MDMA provoca una riduzione a lungo termine della concentrazione di serotonina cerebrale senza tuttavia produrre effetti sostenuti sulla perfusione sanguigna. La risposta fisiologica a piu' alte concentrazioni di MDMA (20mg/kg) era invece attenuata, indicazione di un possibile adattamento alla risposta ad una acuta esposizione alla sostanza. La ricerca e' indicativa del fatto che, in animali da laboratorio, la somministrazione di MDMA provoca cambiamenti di perfusione sanguigna cerebrale. Tali cambiamentisono quantificabili mediante l'uso di btASL, uno strumento di neuroimmagine dai potenziali risvolti translazionali nell'ambito delle dipendenze. Ulteriori ricerche dovranno essere svolte per meglio chiarire i meccanismi neurobiologici, i cambiamenti nella funzione cerebrovascolare e i deficit comportamentali associati al consumo di MDMA.


J Rouine, O L Gobbo, M Campbell, V Gigliucci, I Ogden, K McHugh Smith,P Duffy, B Behan, D Byrne, M E Kelly, C W Blau, C M Kerskens, A Harkin. MDMA "Ecstasy" increases cerebral cortical perfusion determined by bolus-tracking arterial spin labelling (btASL) MRI. Br J Pharmacol (2013)


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)