Consumo moderato di alcol e rischio di mortalità: i dati di uno studio prospettico
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Alcool, il consumo moderato fa bene
L'obiettivo dello studio era quello di smentire le errate informazioni che vengono ancora oggi utilizzate da alcuni gruppi politici per
definire le linee guida sul consumo di alcool.
Chi consuma una moderata quantità di alcool ha un rischio di morte per tutte le cause inferiore agli astemi: è questo il risultato di un
nuovo studio di un gruppo congiunto di ricercatori della Divisione di ematologia e oncologia del Boston University Medical Center, negli
Stati Uniti, dell'Istituto di epidemiologia dell'Università di Münster, in Germania, e del Dipartimento di patologia dell' Università
Stellenbosch, di Tygerberg, in Sudafrica.
La ricerca è partita con l'obiettivo di valutare come potenziali errori in molti studi epidemiologici di qualche anno fa abbiano portato a
conclusioni erronee circa l'associazione inversa tra un moderato consumo di alcol e la malattia coronarica. Lo studio si è quindi basato sui
dati prospettici di più di 124.000 soggetti intervistati tra il 1997 e il 2000 nell'ambito dei National Health Interview Surveys degli Stati
Uniti.
Dall'analisi dei dati è emerso non solo che la mancanza di rigore non ha portato a risultati erronei, ma che è possibile confermare un
effetto protettivo di un moderato consumo di alcool nei confronti della malattia coronarica e della mortalità per tutte le cause.
I risultati, pubblicati sul sito dell'International Scientific Forum on Alcohol Research sembrano così confermare la maggior parte degli
studi retrospettivi condotti con criteri rigorosi, smentendo un possibile rapporto causale tra consumo moderato di alcol e mortalità.
Non si tratta tuttavia di un risultato ridondante, argomentano gli autori, dal momento che errate informazioni derivate dagli studi più
datati vengono ancora oggi utilizzate da alcuni gruppi politici per definire le linee guida sul consumo di alcool. (fc)
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)