Consumo moderato di alcol e rischio epatite C: i dati di uno studio USA
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Un consumo leggero e moderato di alcol ha effetti minimi o nulli sulla progressione della fibrosi in soggetti con virus
dell'epatite C: uno studio statunitense
Sebbene sia ormai accertato che un massiccio consumo di alcol contribuisca allo sviluppo di patologie che possono condurre
all'epatite C cronica (chronic hepatitis C virus o HCV), ciò potrebbe non risultare vero per coloro che fanno un uso moderato
o leggero di bevande alcoliche.Un gruppo di ricercatori del Department of Gastroenterology - University of California di San
Francisco ha preso in esame 800 pazienti affetti da HCV analizzandone, in uno studio pubblicato su Hepatology, i consumi di
alcool nel corso della loro vita e l'eventuale relazione tra questo dato e la fibrosi epatica.
Mentre l'alto consumo di alcool (>50 g al giorno) è strettamente associato ad un incremento della fibrosi (P = .01), tale
legame potrebbe non risultare realistico per coloro che fanno uso moderato di alcool: per alcune categorie di consumo di
alcol (nessun consumo, leggero consumo, moderato consumo) si registra, infatti, un ampio spettro di valori legati alla
progressione della fibrosi.
In particolar modo, l'età dei pazienti o le infiammazioni istologiche rappresentano due dei più importanti elementi destinati
ad una corretta analisi a più variabili: in tre successive biopsie, il team di ricercatori californiani, coordinato dal
dottor Monto, ha messo in luce il fatto che "il consumo moderato o leggero di alcool statisticamente non procura una
progressione della fibrosi rispetto a quanto rilevato in soggetti non-consumatori i bevande a contenuto alcolico".
Tuttavia questo studio necessita di essere confermato ulteriormente, anche perché, come è noto, soprattutto da ricerche
italiane, la quantità di alcol che ciascuna persona può tollerare non è prevedibile. Tale quantità infatti è condizionata non
solo da fattori legati alla singola persona (modalità del bere, rapporto con i pasti, tipo di bevanda alcolica ecc) ma anche
fattori genetici.