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Consumo moderato di birra e rischio di Parkinson: i dati di uno studio

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Il consumo moderato di birra sembra poter diminuire l'incidenza di Parkinson diversamente dai superalcolici
Un consumo moderato di birra riduce il rischio di sviluppare il Parkinson. A sostenerlo è un gruppo di ricercatori americani del National

Institute of Environmental Health Sciences, nel Nord Carolina, che ha presentato i dati all'ultimo meeting annuale dell'American Neurological

Association. Secondo il team statunitense un moderato consumo di birra può ridurre la probabilità di sviluppare Parkinson. Gli autori dello

studio sono partiti dal fatto che al momento ci sono poche evidenze scientifiche che considerano il rapporto tra consumo delle diverse

bevande alcoliche e lo sviluppo del Parkinson.
Gli studiosi hanno quindi voluto vedere se ci fossero delle differenze sostanziali tra i vari tipi di bevande alcoliche e l'insorgenza del

morbo. La ricerca ha analizzato i dati relativi a oltre mille individui affetti da Parkinson e a quasi 300mila soggetti non colpiti dalla

malattia. Confrontando le abitudini di consumo di alcol si è visto che un moderato consumo di birra si associa ad una diminuzione nel rischio

di sviluppare Parkinson, pari al 19 percento in meno rispetto a chi non consuma birra. Ovviamente si tratta di quantità moderate, circa un

drink al giorno. Le cose stanno diversamente se si considerano i superalcolici, il cui consumo eccessivo è invece risultato associato ad un

incremento del rischio di sviluppare la malattia.
Fonte: www.birrainforma.it


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)