Contro l'alcol, passa la parola!
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Contro l'alcol, passa la parola!
di Laura Casuscelli
La percezione dei rischi a lungo termine derivanti dall'abuso di alcol tra i ragazzi aumenta del 16% se l'informazione proviene dall'ambiente
domestico. A dispetto delle spese sostenute dai paesi EU, a fare la differenza sulla comprensione degli effetti delle sostanze alcoliche da
parte dei giovani non sono le costose campagne di informazione a scuola o sui manifesti, bensì le raccomandazioni fatte dai genitori, e a
maggior ragione, delle esperienze famigliari legate al problema. Secondo uno studio dell'Università di Oxford, le politiche dei paesi EU
intese a ridurre l'accesso alle bevande alcoliche, attraverso ad esempio l'aumento dei prezzi o la riduzione della disponibilità, sono
irrilevanti nel far riconoscere efficacemente agli adolescenti i pericoli derivanti dal binge-drinking, e dunque ad influenzarne il consumo.
Contradditori sono invece gli effetti delle etichette di avvertenza sui prodotti: difatti, se in Portogallo, unico paese europeo in cui tali
avvisi sono obbligatori sia sulle pubblicità che sui contenitori, la cognizione dei rischi sale ben del 20%, il paese rimane comunque ottavo
nel mondo per consumo etilico.
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)