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News di Alcologia

Controversia vino e salute: cosa pensano i produttori

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Inaudito! Una class action in Italia contro i produttori di vino
Non c'è mai limite al peggio. Eravamo abituati ad accettare pacificamente i benefici effetti del bere moderato. Ora vogliono mettere all'

indice anche il bicchiere vino. Come per le sigarette. Ma non è la stessa cosa. Eppure Gianni Testino, vicepresidente della Società nazionale

di oncologia, vuole sfidare il buon senso
di Franco Bonaviri
La notizia non è stata accolta da tutti i media, per fortuna; ma presto, vedrete, avrà una ampia cassa di risonanza. C'è sempre chi ha voglia

di stupire e ama servirsi degli effetti speciali, con le dichiarazioni a effetto pur di mettersi in mostra e amplificare e diffondere una

propria opinione.
Il fenomeno non è nuovo. La stessa insofferenza verso le bevande alcoliche si sta verificando anche all'estero, e presto, vedrete, si

assisterà a una battaglia all'ultimo sangue contro il vino, indistintamente, senza fare alcuna differenza tra i vari alcolici. Anzi, tale

battaglia che ora si sta indirizzando contro il vino, presto, vedrete, coinvolgerà anche l'olio extra vergine di oliva. Sì, perché nonostante

le pur riconosciute proprietà salutistiche, ci sarà sempre qualcuno che insorgerà sostenendo che è un grasso fa ingrassare! Insomma, di

soggetti che si prendono la briga di sfidare il buon senso ce ne sono, state pur certi. D'altra parte, come avevo già riportato in un mio

precedente articolo, questa battaglia all'insegna del salutismo più sfrenato sta contagiando un po' tutti. E' il caso del parlamento danese

che ha deciso di tassare tutti grassi alimentari, senza escluderne nessuno. E' una strada che anche altri paesi sembrano intenzionati a

percorrere: la strada dell'insensatezza.
Ebbene, tra tutte queste stranezze ,ora è la volta del vino. Secondo alcuni esperti riuniti al congresso nazionale della società italiana di

alcologia, il consumo di alcol farebbe aumentare il rischio di tumori. Altro che bere moderato. Non è più sufficiente a preservare la nostra

salute. Basterebbero solo tre bicchieri a settimana per esporci al rischio tumore. Tutto comunque dipende da una predisposizione genetica. I

tumori riguarderebbero in particolare la cavità orale, laringe, esofago, ma anche l' intestino e il fegato. Anche il tumore alla mammella

potrebbe essere imputato al consumo di solo mezzo bicchiere di alcol al giorno. Questo almeno secondo alcuni recenti studi. Poco vale la

distinzione tra gli alcolici, ma se sono superalcolici è ancora peggio, evidentemente.
Tali riserve nei confronti dell'alcol le ha espresse il vicepresidente della Società nazionale di oncologia Gianni Testino, il quale tra l'

altro ha annunciato l'avvio di una class action contro i produttori di alcolici a tutela di coloro che si sono finora ammalati e di quanti si

ammaleranno se continueranno a bere. Allarmismo su allarmismo. Tra breve leggeremo sulle etichette degli alcolici l'avvertenza "nuoce

gravemente alla salute", proprio come già avviene per le sigarette. Un bel segnale d'allarme, che non può essere preso sottogamba, anche

perché da tale congresso è emerso che l'alcol sia addirittura pericoloso quanto l'amianto!
Sapete allora cosa vi dico? Siamo proprio testimoni di una società che va verso il rammollimento e si sta lentamente sfaldando. Stiamo

infatti assistendo a un "tutti contro tutti e contro tutto", pur di agitare i propri neuroni. Mi sembra pazzesco. Siamo proprio in un'epoca

in cui si è perso il senso della misura. Si è diventati superpermissivi, e particolarmente dediti al vizio, come non mai, visto che cresce in

maniera spropositata il numero di chi fa uso di sostanze stupefacenti, però tale fenomeno passa inosservato, senza scatenare battaglie di

civiltà come quelle contro il consumo di bevande alcoliche. Anzi, c'è pure chi spinge verso la liberalizzazione delle droghe leggere, ma poi,

stranamente, di fronte a un sano bicchiere di vino c'è chi alza il muro dell'intolleranza.
Ha senso tutto ciò? Le riserve sul consumo di alcol espresse in questi giorni gettano un'ombra sinistra sul mondo scientifico. Com'è

possibile che un giorno si leggano note positive sul vino e un altro giorno invece l'esatto contrario? Chi ha ragione, chi ha torto? C'è

necessità e urgenza di chiarezza.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)