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News di Alcologia

Corinaldo (AN): i luoghi dei giovani

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Hallowen è appena alle porte e uno dei luoghi cult è qui vicino a casa mia a Corinaldo, patria di S.Maria Goretti.
Da diversi anni Corinaldo è diventata famosa in tutta Italia per questa festa che richiama davvero tanta gente, quasi esclusivamente giovani.
E' una delle feste che i giovani che conosco in un circondario di un centinaio di chilometri non si perde sicuramente, dopo essere passati una o due settimane prima per la Festa dell'Uva ed in attesa del prossimo evento o sagra paesana, le cui caratteristiche ormai sono praticamente simili, qualche evento e fiumi di alcol.
Così leggendo questa mattina Ilvo Diamanti su Repubblica parlare dei bar come luogo di transito dei giovani e contemporaneamente le polemiche sulla festa di Corinaldo, ho ripensato ancora alle tante parole spese sul problema dell'alcolismo e delle stragi del sabato sera.
Se l'offerta è questa come possiamo poi meravigliarci se aumenta il numero dei giovani e degli adolescenti che abusano dell'alcol, come possiamo batterci il petto per le stragi del sabato sera?
I giovani e gli adolescenti sono nomadi perchè cercano risposte che non trovano, spazi che non gli appartengono, luoghi non luoghi dove l'unica forma di partecipazione, se può chiamarsi partecipazione, è il consumo.
Così diventano inutili e uno spreco di risorse le campagne pubblicitarie che invitano a non bere e non drogarsi perchè sono ipocrite e non sono competitive con quello che offre il mercato e la pubblicità.
Perchè le alternative non sono nemmeno paragonabili alle risorse messe in campo dal mercato per aumentare il business.
E' vero, come dice Diamanti, che i bar ai nostri tempi assolvevano ad una funzione sociale, di incontro, di amicizia, anche se ricordo benissimo che già cercavamo le vecchie osterie, perchè già i bar allora stavano perdendo quel carattere di socialità e di comunità che favorivano i rapporti e le relazioni e ci restituivano una umanità sofferente ma con la speranza del futuro.