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Cormons (GO): consiglio comunale diviso sul tasso alcolico

Cormons (GO): consiglio comunale diviso sul tasso alcolico

Drius: qui si abusa con l'etilometro e così si rovina la cultura del vino
CORMÒNS. Sarà un ordine del giorno sulla cultura enoica annacquato quello che troverà, forse, la condivisione di tutti i

gruppi consiliari di Cormòns nella prossima assise civica.
Testo che in ogni caso non conterrà quella che rappresentava la novità saliente del documento, già approvato all'unanimità

dai consigli comunali di Dolegna del Collio, Torreano e Corno di Rosazzo, ovvero la proposta di innalzare la soglia

alcolemica consentita alla guida da 0.5 a 0.8, per la fascia di età sopra i 29 anni. Hanno espresso la loro contrarietà su

questo punto i capigruppo del Pd Danilo Canesin, Renzo Coceancig e, a nome di Uniti per Cormòns, Massimo Gregoric, obiettando

che la sicurezza dei cittadini deve essere al primo posto. Il capogruppo del Pdl-Terra cormonese Massimo Falato ha pertanto

ritirato l'ordine del giorno nella sua stesura originale, preferendo trovare un intesa unanime con gli altri gruppi

consiliari. Chi promette battaglia, però, è Mauro Drius di Terra cormonese, relatore dell'ordine del giorno, sottolineando

come un comune a vocazione vitivinicola come il centro collinare non può tirarsi indietro questo argomento. Nel prossimo

consiglio sarà proposto con tutta probabilità ordine del giorno politico, dal contenuto generico ha spiegato Drius. Io sono

un produttore di vino ma non difendo certamente gli ubriaconi e nemmeno metto la tutela dell'economia davanti alla sicurezza

dei cittadini, anzi. L'innalzamento della soglia alcolemica compenserebbe però l'errore strumentale. Ciascuno di noi può

portare un esempio di due amici, che hanno bevuto lo stesso numero di bicchieri e che in realtà presentano tassi di alcool

nel sangue differenti, magari uno si ferma a 0.3 e l altro invece finisce a 0.7, con tutte le conseguenze del caso. Drius

cita il professor Franco Lodi, ordinario di Tossicologia all'Università di Milano: nei suoi studi evidenzia come l'etilometro

può sbagliare fino al 40% rispetto al dato ematico reale. Diversi fattori influenzano il dato: sesso, età, stato fisico.

Negli Stati Uniti prosegue Drius l'etilometro non viene usato, per contro si verificano i riflessi dell'individuo. Gran

Bretagna, Lussemburgo ed Irlanda tuttora il limite di 0.8 g/litro e Cipro addirittura lo 0.9. Sono favorevole ad un consumo

consapevole vino, nel segno di reale prevenzione, che contrasti la situazione di vero e proprio proibizionismo che si sta

favorendo con questo clima di controlli e di norme. Ci vuole una seria educazione dei giovani, da parte di medici, sociologi,

che spieghi il significato di uso e abuso, di equilibrata alimentazione con degustazione moderata di vino ai pasti e dei

rischi della smodata assunzione, spesso a digiuno, di superalcolici, il più delle volte miscela devastante con sostanze

proibite. Non vogliamo diventare un paese fantasma: molti non più a Cormòns per paura dei troppi controlli con l'etilometro

che rischiano di penalizzare più il buon padre di famiglia che chi realmente delinque, mettendo in serio pericolo se stesso

ma soprattutto gli altri. Abbiamo già perso molte, troppe cose a Cormòns! Vogliamo anche questa nostra cultura del vino?
Ilaria Purassanta