Correlazioni fra consumo di alcol e alessitimia: i dati di una ricerca australiana
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fonte: Addictive Behaviors
E' stato osservato che circa il 50% delle persone che soffrono di disturbi causati dal consumo di alcol hanno anche problemi
di alessitimia. L'alessitimia è definita come la difficoltà nell'individuare e comunicare i sentimenti, la difficoltà nel
differenziare le diverse sensazioni e la diminuzione della capacità di immaginazione e fantasia, nonché tutto ciò che
riguarda la cognizione emozionale esterna. Le ricerche effettuate su questo tipo di disturbo hanno trovato un riscontro
positivo nell'associazione di questa malattia ad altre, tra cui la Difficoltà di Identificare i Sentimenti, la Difficoltà nel
Descrivere i Sentimenti, e i problemi connessi al consumo di alcol. In particolare, è stato osservato che tale disturbo negli
individui con dipendenza da alcol spesso conduce all'ideazione suicidaria, ad un prolungato consumo di sostanze alcoliche e a
problemi più gravi connessi al consumo rispetto a coloro che soffrono della sola dipendenza da alcol.
Tale connessione, è stata esaminata da un gruppo di ricercatori australiani che hanno condotto questo studio su un numero
complessivo di 254 pazienti (176 maschi e 78 femmine), reclutati presso una struttura ospedaliera all'interno della quale
veniva condotto il programma di Trattamento Cognitivo Comportamentale, specifico per combattere la dipendenza da alcol.
L'età media dei partecipanti presi in esame è stata di 36,84 (SD = 11,34) per i maschi e di 39,03 (SD = 9,25) per le femmine.
Inoltre, tutti i pazienti sono stati valutati prima di essere sottoposti a farmacoterapia.
I metodi utilizzati per valutare quanto la alessitimia fosse frequente in pazienti con disturbi causati dal consumo di alcol
sono stati quattro: "The Toronto Alexithymia Scale" (TAS-20), "Obsessive Compulsive Drinking Scale" (OCDS), "Revised Adult
Attachment Scale" (RAAS) e "Alcohol Use Disorders Identification Test" (AUDIT).
Dai dati raccolti è emerso che il 32,4% degli alcoldipendenti è stato classificato come alessitimico, mentre il 42,3% come
non alessitimico. Uno dei principali risultati emersi è che tassi più elevati di alissitimia portano ad un più forte
desiderio di alcol associato. Gli autori ipotizzano che questo dipenda, secondo le teorie dell'attaccamento, anche da forme
di attaccamento ansioso e suggeriscono come questo potrebbe costituire un potenziale target di trattamento per ridurre il
consumo di alcol nei soggetti alcolisti e alessitimici.
Fred Arne Thorberg F.A,Young R., Sullivan K.A., et al., Alexithymia, craving and attachment in a heavy drinking population,
Addict Behav., 2010, Epub ahead of print