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Corte di Cassazione: legittimo il licenziamento del lavoratore ubriaco

Corte di Cassazione: legittimo il licenziamento del lavoratore ubriaco

Rischia il licenziamento disciplinare il lavoratore che viene sorpreso ubriaco durante lo svolgimento delle proprie mansioni.

Lo stato di ebbrezza sul posto di lavoro, infatti, è idoneo a configurare la giusta causa per l'irrogazione della massima

sanzione disciplinare nei confronti del dipendente. In pratica, si tratta di una condotta grave sul piano disciplinare

soprattutto se è stata reiterata nel tempo dal lavoratore.
Per questi motivi la Cassazione con la sentenza 19361/10 ha confermato la legittimità del licenziamento per motivi

disciplinari inflitto ad un lavoratore che, più volte, era stato colto in stato di ebbrezza sul posto di lavoro. In

particolare, la sezione lavoro del Palazzaccio ha sottolineato che «il licenziamento è stato ritenuto assistito da giusta

causa, in relazione alla gravità del fatto contestato anche in relazione alla recidiva». Va ricordato, poi, che l'

apprezzamento della gravità del fatto contestato in rapporto alle previsioni contrattuali e normative costituisce un

apprezzamento incensurabile in sede di legittimità, se adeguatamente motivato. Circostanza puntualmente verificata nella

fattispecie in esame.