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Cos'è la sindrome alcolica fetale

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Cos'è la sindrome alcolica fetale


Sindrome alcolica fetale: tante persone non sanno neanche il significato di questa parola, anche se, a sentire questa terminologia, molte persone si possono allarmare.


La FAS, cioè la sindrome alcolica fetale, è causata dal consumo di alcol durante le settimane di gravidanza. L'azione dell'alcol determina un danno nello sviluppo del feto e dell'embrione in modo variabile. I suoi effetti dipendono dalla quantità assunta giornalmente, ma anche dalle caratteristiche specifiche di ogni donna. Le caratteristiche della sindrome alcolica fetale si possono constatare nella fisicità del bambino: oltre ad avere una bassa statura, può avere anche una circonferenza cranica più piccola della norma, un deficit intellettivo e anomalie sul volto. Qualche volta, può essere presente anche una cardiopatia congenita, oppure vari disturbi del comportamento e altre malformazioni.
La quasi totalità dei bambini adottati affetti da questa patologia proviene dall'Est Europeo, in particolare Russia, Polonia, Ucraina, dove purtroppo l'etilismo rappresenta ancora un grave problema medico e sociale e dove raramente risulta l'etilismo della madre durante la gravidanza, in quanto nessuna cartella medica lo riporta, ma viene comunicato in via ufficiosa ai genitori adottivi.


La causa primaria è l'alcol. Quando si è incinta e si consumano bevande alcoliche, le quali entrano nel flusso sanguigno e raggiungono il feto attraversando la placenta. Poiché un feto metabolizza l'alcol più lentamente rispetto a un fisico adulto, è evidente che la concentrazione di alcol nel bambino è più alta di quella presente nella madre. L'alcol interferisce anche con l'apporto di ossigeno e compromettendo la nutrizione ottimale per i tessuti in via di sviluppo del bambino, cervello compreso. più si beve durante la gravidanza, maggiore il rischio per il feto. Tuttavia, gli esperti sono arrivati alla conclusione che è il primo trimestre quello più a rischio, in quanto è durante il primo trimestre che determinate parti del corpo sono nelle fasi salienti dello sviluppo.


Il problema nasce quando le donne non si accorgono di essere incinta.
Bisogna tenere a mente che un'unità alcolica corrisponde a 12 grammi di alcol. Una donna può consumare massimo una o due unità alcoliche al giorno, mentre il consumo di alcol diventa eccessivo quando invece raggiunge dalle 4 alle 6 unità al giorno. Tale sindrome purtroppo è irreversibile e si manifesta in maniera più meno grave in base al metabolismo della mamma e al soggetto colpito.
Non c'è una cura per questa sindrome, quindi, se si programma di avere un bambino, è fondamentale cessare del tutto di consumare bevande alcoliche, se non il canonico bicchierino di vino rosso, solo ed esclusivamente durante un pasto a scelta: pranzo o cena.
di Elisabetta Coni


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)