Cosa rischia un minorenne che compra alcolici?
Cosa rischia un minorenne che compra alcolici?
Mariano Acquaviva
Il minorenne che compra alcolici non rischia nulla. Rischia, invece, chi li vende.
Alzi la mano chi non ha mai visto un minore di diciotto anni bere una birra durante una festa di compleanno, un party o una ricorrenza speciale. Eppure questa condotta, in Italia come in gran parte dei Paesi occidentali, è illecita. Non solo è illecita, ma costituisce addirittura reato! La legge italiana, infatti, vieta la vendita di alcolici ai minorenni. Sorge spontanea una domanda: cosa rischia un minorenne che compra alcolici?
Vendita di alcolici ai minori di sedici anni
Il codice penale punisce con l’arresto fino a un anno l’esercente un’attività commerciale (bar, pub, pizzeria, ristorante, ecc.) che somministra, in un luogo pubblico o aperto al pubblico, bevande alcooliche a un minore degli anni sedici, o a persona che appaia affetta da malattia di mente, o che si trovi in evidenti condizioni di deficienza psichica a causa di un’altra infermità. La stessa pena si applica a chi vende alcolici attraverso distributori automatici che non consentano la rilevazione dei dati anagrafici dell’utilizzatore mediante sistemi di lettura ottica dei documenti, a meno che non sia presente sul posto personale incaricato di effettuare il controllo dei suddetti dati. La condanna comporta altresì la sospensione dall’esercizio [1].
Il codice penale, pertanto, punisce con l’arresto la vendita di alcolici a minori di sedici anni quando avviene in pubblico o in luogo aperto al pubblico (cioè in luogo ove chiunque può entrare, rispettando alcune condizioni: ad esempio, il cinema è un luogo aperto al pubblico perché, pagando il biglietto, tutti possono entrare). Lo stesso divieto vale per la vendita a coloro che, seppur maggiorenni, sono affetti da vizio di mente, cioè sono, in maniera evidente, incapaci di intendere e di volere.
La norma incrimina solamente colui che vende le bevande, non l’assuntore: pertanto, il minorenne che compra alcolici non rischia niente. E per i minorenni che abbiano compiuto i sedici anni?
Vendita di alcolici ai minori di diciotto anni
Per la fascia non ricompresa nella norma sopra esposta (cioè tra i sedici e i diciotto anni) la legge italiana ha previsto una mera sanzione amministrativa, consistente nel pagamento di una pena pecuniaria da 250 a 1000 euro [2]. Quindi, il quadro completo è questo:
- Vendita di alcolici a minori di sedici anni: arresto fino ad un anno;
- Vendita di alcolici ai minori di diciotto anni: sanzione pecuniaria da 250 a 1000 euro;
- Il minorenne non rischia alcuna pena.
La condotta reiterata dell’esercente l’attività commerciale può far incorrere nella sanzione amministrativa pecuniaria da 1.000 a 25.000 euro con la sospensione dell’attività per tre mesi.
Vendita e somministrazione di bevande alcoliche
Il Ministero dello Sviluppo economico, con una risoluzione di qualche anno fa [3], ha definitivamente chiarito che la legge italiana non vieta soltanto la vendita, ma anche la somministrazione sul posto di bevande alcoliche. In altre parole, commette illecito non soltanto chi vende la bottiglia di vino o la lattina di birra al minorenne, ma anche chi la somministra direttamente, ad esempio spillandola dalla botte.
(...omissis...)note
[1] Art. 689 cod. pen.
[2] Art. 7, D.L. 158/2012.
[3] Ministero dello Sviluppo economico, risoluzione n. 18512/13 del 04.02.2013.
[4] Cass., sent. n. 27916/2009 del 07.07.2009.
[5] Cass., sent. n. 249830/2011 del 23.02.2011.
copia integrale del testo si può trovare al seguente link: https://www.laleggepertutti.it/180146_cosa-rischia-un-minorenne-che-compra-alcolici
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)