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Craving da metamfetamina: simulati gli effetti con la stimolazione magnetica transcranica

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Craving da metamfetamina: simulati gli effetti con la stimolazione magnetica transcranica


fonte: Drug Alcohol Dependence

 

Uno studio preliminare della Medical University del Sud Carolina (Stati Uniti) ha utilizzato la rTMS in un gruppo di 10 soggetti  consumatori di metamfetamine (MA) e in 8 soggetti di controllo, provocando una stimolazione elettromagnetica transitoria a bassa frequenza della corteccia prefrontale dorso laterale sinistra (DLPFC),  dopo aver indotto il craving mediante l'utilizzo di stimoli evocativi  il consumo di MA.Gli autori della ricerca hanno stimolato la DLPFC con una singolasessione di rTMS, sottoponendo poi gli stessi soggetti ad una sessione placebo in cui la stimolazione e' stata solo simulata. Il protocollo prevedeva una stimolazione reale ad 1 Hz ed una simulata di 15 minuti, intervallate l'una dall'altra di circa 1 ora. Durante ciascuna sessione di rTMS i soggetti sono stati sottoposti ad immagini di stimoli neutri o associati al consumo di MA. Alla fine di ciascun  gruppo di stimoli, i partecipanti dovevano indicare il grado di craving percepito. Nei soggetti consumatori di MA la reale stimolazione della DLPFC aumentava l'intensita' del craving riferito  rispetto alla condizione simulata. La stimolazione con rTMS non provocava invece effetti sul craving riferito dai soggetti di controllo. La ricerca ha dimostrato che a livello della DLPFC una stimolazione a bassa frequenza pari ad 1 Hz, e' stata in grado di aumentare in modo transiente il craving indotto da stimoli visivi associati al consumo di MA solo nei soggetti consumatori la sostanzastupefacente. Sebbene preliminari, questi dati suggeriscono che la rTMS rappresenta una tecnica sicura e ben tollerata da tutti i soggetti, in grado di modulare in modo transitorio l' attivita'cerebrale. In questo modo e' possibile studiare i meccanismi neurobiologici alla base della dipendenza da MA, inducendo una temporanea inibizione del controllo prefrontale o attivare, indirettamente, le regioni sottocorticali coinvolte nel meccanismo del craving.


X.Li,R.J.Malcolm,K.Huebner,C.A.Hanlon,J.J. Taylor,K. T.Brady,M.S.George,R.E. See. Low frequency repetitive transcranial magnetic stimulation of the left dorsolateral prefrontal cortex transiently increases cue-induced craving for methamphetamine: A preliminary study. Drug and Alcohol Dependence (2013). In press


http://www.droganews.it/news/1989/Craving_da_metamfetamina%3A_simulati_gli_effetti_con.html


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)