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Cresce il rito dell'ubriacatura veloce: alcuni dati a livello nazionale

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Un milione e mezzo di giovani attratti dall'alcol «low cost»
Alcol low cost Promozioni stracciate per attirare gli adolescenti offrendo bicchieri per pochi centesimi. A Firenze, Roma,

Napoli, Milano, sulla riviera romagnola. I gestori ne inventano di tutte. Lo scorso inverno in piazza Santa Croce, a Firenze,

un bar richiamava clienti proponendo «5 shots a 5 euro». C'era chi si era inventato il Beer Pong, un gioco che consiste nel

tentare di centrare con una pallina una brocca piena di birra. Da consegnare gratuitamente all'abile vincitore di turno. La

formula della competizione ha successo. I concorrenti si sfidano, si esaltano, chi vince ritenta per bissare. E il praticante

del binge drinking, ovvero della bevuta compulsiva, dello sballo cercato a tutti i costi, viene soddisfatto pienamente. Un

fenomeno in progressiva ascesa. Si è creato uno zoccolo duro. Ci sono gli specialisti che escono di casa con questo

obiettivo. Gli ultimi dati sull'alcol in Italia sono usciti a metà dello scorso anno (il prossimo rapporto ad aprile). Su

circa 36 milioni di consumatori su quattro viene considerato a rischio perché. segue modalità sbagliate. E tra questi nove

milioni, circa un milione e mezzo sono giovani (il 50% è sotto l'età minima legale) attirati sempre più dal binge drinking.

«Si è consolidato il modello di chi persegue l'ubriacatura veloce. Sono capaci di scolarsi più di sei bicchieri uno dietro

l'altro, fuori pasto e nei luoghi di aggregazione. Lo sballo arriva rapidamente perché a quest'età l'organismo non riesce a

metabolizzare, non possiede gli enzimi necessari», analizza Emanuele Scafato, direttore dell'Osservatorio alcol presso

l'Istituto Superiore di Sanità. Neppure i giovanissimi sfuggono alla tentazione. La percentuale di binge drinker è più

elevata tra gli uomini che tra le donne per ogni fascia di età ad eccezione di quello sotto.i 16 anni• tra gli 1r e i 15

anni, infatti, è di 1,5% tra i maschi e il 2% tra le femmine. Nelle età successive gli uomini hanno il sopravvento. Tra 16 e

17 anni diventa no 11,8% contro il 4% delle ragazze, più equilibrate. La percentuale dei bevitori compulsivi aumenta con

l'aumentare dell'età e raggiunge i valori più elevati per entrambe i sessi tra i 18ei24 anni con ii21,6 dei maschi contro il

7,9% delle coetanee. Si stima che circa 600 mila ragazzi abbiano praticato il binge drinking. Le bevande più gradite sono i

pre-miscelati, a base di vodka, rum, tequila. La birra è la regina tra gli adolescenti Primeggiano anche i cocktail con vino

bianco e liquore (lo spritz partito dal Veneto che ha ormai conquistato il resto d'Italia oltre ai superalcolici. E poi il

mojito, che grazie alla menta favorisce l'assorbimento del-l'alcol, o la zuccherosa e ingannatrice caipirinha che contiene la

cachaca. L'obiettivo è lo shot, il colpo immediato. A Roma il sindaco Alemanno ha dovuto vietare con un'ordinanza, scaduta il

31 dicembre, il cosiddetto «Pub crawl», una sorta di nuotata alcolica Pacchetto venduto al prezzo di 20 euro da apposite

agenzie. Gruppi di,un centinaio di ragazzi venivano accompagnati lungo un itinerario di locali, perlopiù di Trastevere. Ad

ogni tappa uno shot, un bicchierino. Le comitive si trasformavano in bande di ubriachi, molti finivano al pronto soccorso. Un

irlandese una sera è finito nel Tevere. Non l'hanno più trovato. A Napoli tre giorni fa i carabinieri hanno scoperto un giro

di party ai quali partecipavano liceali dei quartieri bene chiamati a raccolta attraverso Facebook. I raduni avvenivano di

solito in mega terrazze affittate per l'occasione, tra Posillipo e Vomero di preferenza. Costo d'entrata io euro. «Le vie

dello sballo sono infinite», non si stupisce dell'ultima vicenda avvenuta a Crema Scafato. La formula del paghi uno bevi due

è la più diffusa, soprattutto negli happy hours, quelle dell'aperitivo dalle 17 alle 19. Poi c'è il drink as much as you can,

bevi quanto più possibile. Il cliente paga un prezzo fisso, attorno ai 10-15 euro e si serve a volontà.