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Crimini facilitati dalle droghe, l'UNODC pubblica le linee guida forensi

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Crimini facilitati dalle droghe, l'UNODC pubblica le linee guida forensi
Fonte: UNODC
Titolo originale e autori: UNODC. Guidelines for the Forensic Analysis of Drugs Facilitating Sexual Assault and Other Criminal Acts. -United

Nation, New York, 2011.
Pubblicate dall'UNODC, l'Ufficio delle Nazioni Unite per il Controllo della Droga e la Prevenzione del Crimine, nuove linee guida forensi

indirizzate all'analisi dei crimini sessuali (ma non solo), facilitati dalla somministrazione di droghe alle vittime.
L'esigenza di predisporre linee guida specifiche nasce dal fatto che negli ultimi anni a livello globale sembrano aumentati i crimini di

questa natura i quali, tuttavia, non vengono sempre individuati a causa della scarsità o dell'inadeguatezza delle informazioni e delle

evidenze forensi raccolte. Il documento descrive dunque le fasi da seguire dal momento in cui la vittima riporta il crimine alle forze dell'

ordine, fino al processo di raccolta delle informazioni cliniche da parte dei medici nonché le modalità di analisi presso i laboratori

forensi. Tutto questo finalizzato a produrre risultati analitici affidabili e accurati, dunque ammissibili da un punto di vista legale. L'

obiettivo delle linee guida pubblicate dall'UNODC è dunque quello di aumentare le capacità analitiche dei laboratori in paesi diversi nel

mondo e sensibilizzarli alla necessità di indirizzare l'attenzione anche verso l'indagine di casi di violenza facilitati dalla

somministrazione di droghe, le cosiddette "rape drugs". Nel documento vengono riportate indicazioni sulle tipologie e le modalità di

conservazione di campioni biologici per le analisi (sangue, urine, capello, ecc), ma anche sugli oggetti che potrebbero aiutare nella

raccolta delle evidenze, come ad esempio bicchieri dai quali era stata consumata una bevanda potenzialmente contaminata dalla droga. Vengono inoltre raccomandati i metodi e le condizioni analitiche più appropriate a seconda della tipologia di sostanza ricercata e raccomandato di conservare aliquote dei campioni in freezer (-18 °C) al fine di inviarli in un secondo tempo a laboratori specializzati per le analisi, qualora tali metodi non fossero immediatamente disponibili.
A completamento della pubblicazione, viene riportata una lista delle droghe più comunemente identificate nei casi di violenza, nonché le

concentrazioni terapeutiche e tossiche per alcune sostanze ad azione depressiva sul Sistema Nervoso Centrale.
Il problema delle violenze facilitate dalla somministrazione di droghe all'insaputa della vittima viene trattato anche dall'Italia con un

progetto specifico attivato recentemente dal Dipartimento Politiche Antidroga e finalizzato alla raccolta di informazioni cliniche e

analitiche su questa tipologia di crimine.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)