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News di Alcologia

Critica del Forum Internazionale per la Ricerca sull'Alcol al report dell'OMS

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Alcol e salute, la scienza "bacchetta" l'OMS
Vibrante critica del Forum Internazionale per la Ricerca sull'Alcol al recente report dell'Organizzazione Mondiale della Sanità
Non ci siamo. Scuotono la testa i membri del Forum internazionale per la ricerca sull'alcol mentre passano in rassegna il report su alcol e

salute rilasciato appena qualche giorno fa dall'Organizzazione mondiale della sanità. Storcono il naso davanti ad affermazioni lapidarie, che

non lasciano spazio a interpretazioni complessive. Dal rapporto, che appare come un processo intentato contro l'alcol dall'organismo

internazionale, il consumo di alcol esce con le ossa rotte. Nessun accenno ai benefici, che invece vengono sostenuti dagli scienziati del

Forum pronti a iscriversi nella lista dei testimoni e a portare le proprie tesi al banco. Dati su milioni di persone buttati alle ortiche,

sostengono gli scienziati, come se nulla, in questi ultimi anni, fosse accaduto. Per gli esperti mondiali dell'Oms invece i danni sociali

causati dall'alcol offuscano qualsiasi altra considerazione. Ma il Forum coordinato da Curtis Ellison, ricercatore della Harvard University di Boston, non ha mostrato di accusare il colpo. E risponde punto per punto alle osservazioni dell'Oms stilando un documento argomentato in cui si prendono le distanze da un atteggiamento non solo anti-scientifico ma che si avvicina decisamente al fronte più estremista del neo-proibizionismo. "Il punto - fanno sapere gli esperti del Forum - è che il report si sofferma solo sull'abuso di alcol senza considerare minimamente gli effetti di un consumo moderato. Sui danni provocati dai comportamenti estremi siamo tutti d'accordo, nessuno si sognerebbe di sostenere il contrario. Quello che in particolare non condividiamo con gli estensori del rapporto dell'Oms è il fatto di essersi concentrati quasi esclusivamente sui danni dell'abuso, minimizzando gli effetti benefici del consumo moderato di alcol, che è invece ampiamente documentato". "Il report dell'Oms -sostengono i firmatari del documento pubblicato sul sito del Forum (www.bu.edu/alcohol-forum/) e inviato alla stessa Organizzazione mondiale della sanità - ignora l'enorme quantità di dati scientifici che mostrano come nei Paesi occidentali i consumatori moderati di alcol abbiano un rischio sensibilmente più basso di sviluppare molte patologie legate all'invecchiamento come quelle cardiovascolari, la demenza, il diabete e l'osteoporosi. Il documento inoltre sorvola sulla riduzione della mortalità totale negli adulti e nelle fasce più anziane della popolazione che beve moderatamente, dati ampiamente documentati da ricerche effettuate in tutto il mondo". Ma secondo gli esperti del Forum c'è anche un vizio di forma e precisamente nella scelta delle referenze scientifiche utilizzate nella stesura del report. Stando a quanto sostengono gli scienziati infatti la relazione dell'Oms avrebbe arbitrariamente puntato i riflettori solo su alcune indagini scientifiche, trascurando invece molte ricerche che documentano i benefici di un consumo moderato di alcol. "I riferimenti scientifici scelti dall'Oms a sostegno delle proprie argomentazioni rappresentano una valutazione distorta della letteratura scientifica internazionale " sostiene il Forum. Appare evidente come l'Oms abbia omesso di citare gli ultimi studi condotti sul rapporto alcol e salute, preferendo soffermarsi su una letteratura piuttosto datata. Ma anche qui il Forum ravvisa un'anomalia. Perché se è vero che le recenti ricerche non fanno altro che confermare i benefici di un consumo moderato di alcol, è altrettanto vero che questa evidenza andava emergendo nella comunità scientifica già parecchi decenni fa. Insomma, l'Oms sembra essere giunta sull'orlo di una crisi scientifica e le posizioni adottate appaiono sempre meno legate ai fatti e maggiormente orientate da interessi che con la scienza hanno ben poco da spartire.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)