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Curtin University: fumo passivo pericoloso anche all'aperto

Curtin University: fumo passivo pericoloso anche all’aperto

Nelle aree all'aperto dove è permesso fumare, ad esempio quelle di bar e ristoranti, l'esposizione al fumo passivo può rappresentare un pericolo per i non fumatori.
Uno studio australiano condotto dall'Australian Council on Smoking and Health in collaborazione con due università, ha valutato la qualità dell'aria in 28 diversi locali all'aperto analizzandone la composizione attraverso un dispositivo di controllo particellare. Tale dispositivo è in grado di analizzare le sostanze microscopiche ed inquinanti presenti nell'aria, come le particelle prodotte dal fumo di sigaretta.
Gli autori sostengono che anche negli ambienti ben areati il fumo passivo raggiunga concentrazioni sufficienti a rappresentare un pericolo per la salute dei non fumatori. In effetti, i risultati delle analisi confermano tali ipotesi: la concentrazione di particelle di fumo di tabacco nell'aria cresce passando da circa 4 microgrammi per metro cubo in assenza di fumatori, a 10,59 o 17 µg/m3 in presenza rispettivamente di uno o due fumatori. Ciò significa che non esiste un livello "sicuro" per l'esposizione al fumo passivo, nemmeno all'aperto, rafforzando quindi la necessità di divieto di fumare in quelle aree dove le persone trascorrono un periodo di tempo prolungato, come ai bar, ai ristoranti o negli ospedali.