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Da Göteborg a Cassino, prevenzione alle droghe nelle città

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Da Göteborg a Cassino, prevenzione alle droghe nelle città

Amministratori delle città di mezzo mondo si sono riuniti a Göteborg per il forum di prevenzione alle droghe, promosso dall’Ue

Roma, Parigi, Caracas, Ontario, Santiago del Cile, una cinquantina di città provenienti da Europa e America si raccontano le esperienze maggiormente efficaci che, ispirate dalle strategie e dai modelli nazionali, vivono grazie all’impegno delle comunità locali.

E se in America esiste un condizionamento molto pesante delle organizzazioni criminali che determina un approccio integrato con gli interventi di polizia e magistratura, in Europa emerge un’ottica decisamente più orientata all’educazione, alla cura delle persone, alla promozione degli stili di vita sani fra i giovani.

Pochi giorni fa è stata presentata la Relazione europea sulla diffusione delle droghe 2013: da un lato emerge il dato positivo di una diminuzione generalizzata del consumo di sostanze, dall’altro è sempre più preoccupante la crescita del consumo di cannabis. Negli ultimi due anni 77 milioni di cittadini europei hanno fatto uso di questa sostanza considerata, anche da molti ragazzi italiani, una droga leggera.

Anche in Italia paghiamo i danni di una sempre minore disapprovazione sociale trasmessa ai ragazzi rispetto all’uso di alcol e cannabis: quando gli adulti, le famiglie, le istituzioni rinunciano a contrastare efficacemente le informazioni errate sulla non pericolosità di queste droghe, aumentano inevitabilmente i consumi. Tollerare la presenza a Cassino di un negozio come Alkemico che continua a rimanere aperto in viale Dante mentre la maggior parte degli altri esercizi commerciali arrancano, è un esempio di come i nostri ragazzi siano esposti ad una cultura diseducativa sempre più generalizzata.

Demotivazione, comportamenti psicotici, diminuzione dell’attenzione e della capacità di apprendimento, scoordinamento psicomotorio spesso vengono considerati atteggiamenti normali negli adolescenti mentre, in moltissimi casi, sono il risultato dell’uso di alcol e cannabis. Tutte le famiglie che si rivolgono al nostro centro di ascolto quando il problema è diventato ormai grave, ci raccontano di “comportamenti strani” del figlio a cui non avevano dato la giusta importanza. Sono famiglie quasi mai supportate da interventi istituzionali finalizzati alla prevenzione.

Oggi a Göteborg ci si domanda quali siano le strategie più efficaci da implementare nelle città. Anche Cassino ha visto fiorire diverse iniziative negli ultimi anni, fra queste l’Osservatorio sul disagio e sulle dipendenze promosso da Università, Comune, Exodus ed Asl. Un cammino è cominciato ma la strada da percorre è ancora molta.

 

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)