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Da un antistaminico una possibile cura a basso costo per l'epatite C

Da un antistaminico una possibile cura a basso costo per l'epatite C

DA UN ANTISTAMINICO UNA POSSIBILE CURA A BASSO COSTO PER L'EPATITE C

Da antistaminico a potenziale trattamento low cost per l'epatite C. Potrebbe essere questo il nuovo utilizzo della clorciclizina (Ccz), una nota molecola attualmente in uso per combattere le allergie che si è rivelata un potente inibitore del virus dell'epatite C in modelli animali, impedendogli di colonizzare le cellule del fegato. La sorprendente scoperta è stata fatta dai ricercatori dei National Institutes of Health di Bethesda, nel Maryland (Usa), e apre le porte alla sperimentazione di un farmaco che ha il vantaggio di essere già noto, poco costoso e meno tossico degli antivirali oggi in uso.


«Anche se l'epatite C è curabile, c'è un bisogno insoddisfatto di farmaci efficaci e convenienti», ha detto Jake Liang, ricercatore presso il National institute of diabetes and digestive and kidney diseases dei Nih e autore dello studio, pubblicato su Science Translational Medicine. «La clorciclizina è un candidato promettente per diventare parte di un regime di trattamento per questa malattia potenzialmente mortale».


L'epatite C (Hcv) affligge 185 milioni di persone in tutto il mondo e i farmaci per trattarla non mancano, di recente agli antivirali in uso da tempo si sono aggiunte molecole di nuovissima generazione in grado di eradicare il virus in poche settimane. Purtroppo però i costi di questi farmaci sono elevatissimi, tanto che in Italia, per esempio, vengono garantiti in regime di rimborsabilità solo a una piccola fetta dei pazienti che ne avrebbero bisogno.


Per superare il problema, i ricercatori dei Nih hanno usato un programma di screening altamente sofisticato per individuare farmaci in uso per altre indicazioni che risultino attivi contro l'epatite. E così sono arrivati all'antistaminico clorciclizina, prezzo di costo 50 centesimo di dollaro a pillola, i cui effetti sono simili a quelli dei comuni antivirali ma senza gli effetti collaterali tossici.


Sperimentato su topi da laboratorio in cui erano inoculate cellule epatiche umane infette, infatti, il farmaco si è dimostrato in grado di bloccare il processo infettivo impedendo al virus di entrare nelle cellule del fegato. Si tratta di un approccio diverso da quello dei farmaci normalmente usati, sottolineano gli autori, perchè previene l'infezione invece di bloccare la replicazione del virus una volta che questo è entrato nelle cellule.


(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.healthdesk.it/ricerca/da_un_antistaminico_una_possibile_cura_a_basso_costo_per_lepatite_c/1429009200


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)