Dalla Salvia divinorum agli incensi da sballo: le smart drug "fuori legge"
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Droga: da Salvia divinorum a incensi da sballo, le smart drug 'fuori legge'
Roma - Incensi, sali da bagno e profumatori per ambienti da 'sballo' sono fra gli ultimi arrivi nella tabella delle sostanze stupefacenti in Italia, che già da tempo aveva messo al bando la Salvia divinorum, protagonista di uno studio pubblicato su 'Nature'. Il bando, scattato l'anno scorso per i prodotti contenenti una serie di nuovi cannabinoidi sintetici, le cosiddette smart drug, è frutto dell'attività del sistema nazionale di allerta del Dipartimento politiche antidroga (Dpa). L'inserimento di queste smart drug nella tabella delle sostanze stupefacenti comporta che qualsiasi smart shop o persona che li venda possa essere denunciato per spaccio di droga. Lo stesso Dpa ha attivato un progetto ad hoc con il Comando per la tutela della salute (Nas), in collaborazione con il ministero della Salute, per il controllo della vendita di prodotti che potrebbero contenere sostanze pericolose per la salute umana vendute negli smart shop. Una collaborazione che nell'ultimo anno ha reso possibile la chiusura di smart shop in ben 26 città italiane, come ricordava il Dipartimento l'estate scorsa. Ma la diffusione delle 'droghe furbe' non si arresta. A gennaio di quest'anno i carabinieri del Nas di Roma e Catania, in collaborazione con l'Ufficio antifrode centrale dell'Agenzia delle dogane, hanno arrestato 19 persone, sequestrato 12 negozi per un valore di oltre 1,5 milioni di euro e oscurato il sito web dell'azienda capofila del traffico illecito nell'operazione 'Oro e incenso'.
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)