Dalle Baleari arriva il balconing, ultima trasgressione estiva
Dalle Baleari arriva il balconing, ultima trasgressione estiva
Come ogni estate impazzano le mode. Spesso stupide o addirittura molto stupide come quella giunta dalle Baleari.
I giovani si annoiano per questa vita troppo materiale e troppo frenetica. Dobbiamo dare ai nostri giovani un aiuto perché
ritrovino la via. Tiritere del genere si leggono sempre più sugli inserti domenicali o si sentono con sempre maggior
frequenza in televisione, in quei programmi dove la deficienza di certi giovani viene presa per "mal di vita" e per la quale
si scomodano esperti, psichiatri e psicologi.
Per chi scrive la maggior parte di questi giovani dovrebbe ricevere un sonoro ceffone e poi dovrebbe essere mandata a
lavorare per i tre mesi delle ferie estive in una cava di marmo. Così, tanto per vedere com'è la vita e per passare perlomeno
una parte della notte a dormire.
Invece no. Alle Baleari non solo non si dorme ma ci si inventa l'ennesima moda estiva: il balconing (che strazio il vezzo di
dare alle parole quest'enfasi inglesizzante). Il balconing il salto dal balcone. Possibilmente dopo aver passato ore a bere e
a fare casino per le strade. Si torna all'alba in hotel o nell'appartamento preso in affitto, si esce a prendere una boccata
d'aria sul balcone e si fa un bel salto nel vuoto, dal primo o anche dal secondo piano per atterrare tipo Spiderman nel prato
sottostante o addirittura in piscina. Per molti va bene atterrare anche sul cemento, quel che conta è la scarica di
adrenalina (mista a droga, alcol, ecstasy e quant'altro).
Se va bene ci si storta una caviglia o ci si graffia un po'. Ma spesso ci si ferisce gravemente e a volte anche ci si lascia
la pelle. Il quotidiano spagnolo El Pais scrive che dall'inizio di giugno le persone saltate giù dal balcone sono almeno
trenta. Quattro i morti, molti i feriti leggeri, diversi i feriti gravi.
Per dirla giusta, il balconing non è proprio l'ultima moda estiva. Questa è la quinta stagione estiva che lo si vede nella
lista dei divertimenti da brivido. Prima però era un fenomeno isolato, al massimo una decina di casi all'anno e adesso invece
è in aumento.
B. Ravelli