Danni al naso causati dalla cocaina: fenomeno in costante aumento
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Attenti al «naso da coca»: campagna choc per i clienti delle discoteche
Il chirurgo plastico Gottarelli: «Sempre più pazienti devono farsi operare per i danni ai tessuti interni»
MILANO - «Ragazzi, non sniffate: potrebbe venirvi il "naso da coca"». Si potrebbe condensare così il senso della campagna
«Nasi puliti-Liberi di respirare la vita», lanciata da Paolo Gottarelli, chirurgo plastico specialista in chirurgia nasale,
insieme con Klaus Davi e la testimonial Elenoire Casalegno. L'iniziativa, che ha l'appoggio del Sindacato Italiani Locali da
Ballo, coinvolgerà gli avventori di oltre 100 discoteche in tutta Italia. L'obiettivo è quello di rendere consapevoli i
ragazzi dei rischi cui può condurre l'abuso di sostanze stupefacenti; e visto che cuore, cervello e sistema nervoso non si
vedono, si è deciso di puntare sull'aspetto fisico, argomento al quale il pubblico dei locali notturni è molto sensibile.
CADUTA DEL NASO - «Il "naso da coca" è una piaga in costante crescita», ha spiegato Gottarelli, che ha eseguito uno studio su
100 suoi pazienti milanesi, monitorizzati per 4 mesi e in seguito operati. Secondo i dati forniti dal chirurgo, 6 di questi
pazienti evidenziavano danni provocati da cocaina; e in tre casi i pazienti hanno avuto «una vera e propria caduta del naso».
L'utilizzo di cocaina, ha spiegato il chirurgo, compromette la circolazione sanguigna, determinando un danneggiamento
progressivo dei tessuti interni, fino alla necrosi: «Si ha difficoltà a respirare e, in molti casi, l'operazione chirurgica
diventa inevitabile». Inoltre, ha aggiunto Gottarelli, «soprattutto nelle metropoli, l'inquinamento ambientale costituisce
un'aggravante che non deve essere trascurata e, anzi, prevenuta».