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Dati allarmanti dagli alcool test di "Una sbornia di vita"

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Dati allarmanti dagli alcool test di "Una sbornia di vita"
Serena Serrani
Dopo la positiva esperienza che ha visto impegnata la Croce rossa italiana questa estate con gli etilometri, continua il progetto finanziato

dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Civitavecchia negli istituti superiori. Già si sono svolti due incontri nell'ex Benedetto Croce e

nell'IIS Viale Adige, dove esperti del settore hanno informato i ragazzi sugli effetti dell'abuso di alcool, nei quali si sono alternati a

parlare, una psicologa, il Dott. Enrico Iengo e un etilista in cura. Gli incontri in stanby per la chiusura del trimestre riprenderanno dopo

le vacanze natalizie.
Un lavoro ben svolto quello dei volontari che in 28 uscite hanno coinvolto nella prova del tasso alcolemico 1222 ragazzi, il progetto ha

portato alla luce dati allarmanti, dei quali è stato informato il direttore della Asl Roma f, Salvatore Squarcione. Secondo le tabelle che la

croce rossa ha compilato durante le uscite con il camper per il progetto "Una sbornia di vita" i soggetti più a rischio sarebbero i

giovanissimi che tra shortini e cocktail vari passano il sabato sera all'insegna della sbronza. Il più giovane aveva appena 12 anni.

"L'importanza di questo progetto - dichiara il presidente della Fondazione, Vincenzo Cacciaglia - non è stato solo quello della

sensibilizzazione e del coinvolgimento, i dati che i volontari hanno raccolto e che hanno dato al direttore generale della Asl Roma f

serviranno per poter pianificare un'azione mirata alla cultura della vita". Era presente questa mattina infatti anche Salvatore Squarcione,

che ha commentato i dati " Purtroppo i giovani iniziano a bere e ad abusare di sostanze stupefacenti sempre in età minore, purtroppo siamo

davanti ad una dipendenza, da non confondere con l'alcolismo che è una vera e propria malattia. Ho previsto nell'atto aziendale una struttura che si occupi specificatamente delle dipendenze tout court". Il problema quindi c'è ed è evidente, ora bisogna rimboccarsi le maniche e aiutare i ragazzi a capire l'importanza delle scelte che si compiono. Fondamentale per per questo ripo di discorso è il coinvolgimento delle famiglie, che sono la parte attiva nell'educazione dei giovani.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)