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Decreto Sanità: alcol ai minori, emendamenti in arrivo

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Alcol ai minori, emendamenti in arrivo
Ma potrebbero essere dichiarati inammissibili. Poli Bortone pronta a presentare un disegno di legge


Saranno presentati dal 1º ottobre gli emendamenti al decreto Sanità per vietare l'alcol ai minori. Il Pd alla Camera - annuncia la deputata toscana Silvia Velo - è già al lavoro «per concordare un testo e farlo presentare al gruppo nazionale», in modo da dargli maggiore forza. L'impegno preso con Il Tirreno - che sul proprio sito www.iltirreno.it ha già raccolto quasi 4mila firme per colmare il vuoto normativo - verrà, dunque, mantenuto. Con un'incognita: l'ammissibilità degli eventuali emendamenti. Come spiega l'onorevole Anna Miotto, capogruppo del Pd in commissione Affari sociali alla Camera (dove da martedì iniziano le audizioni sul decreto Sanità), «spetta al presidente della Camera valutare l'ammissibilità degli emendamenti». E la valutazione - aggiunge la parlamentare lucchese del Pd, Raffaella Mariani «tiene conto delle materie trattate dal provvedimento in discussione. Ora visto che l'emendamento parla di alcol e che nel decreto si affronta sia la questione delle bibite sia degli stili di vita, a nostro avviso il divieto sulla vendita delle bevande alcoliche è attinente». E così sembra pensarla anche il senatore Luigi Lettieri D'Ambrosio (Pdl) che ha in preparazione un emendamento, in vista della discussione a Palazzo Madama della legge di conversione del decreto. Nell'ipotesi, però, che gli emendamenti siano dichiarati inammissibili, le senatrici Adriana Poli Bortone e Giuseppa Castiglione hanno presentato un disegno di legge per vietare la vendita di alcolici ai minori. Il testo - di modifica dell'articolo 689 del codice penale sul divieto di somministrazione di liquori ai minori - propone 2 anni di carcere a chi vende o somministra alcolici ai ragazzi con meno di 18 anni. E, come pena accessoria, la chiusura e la sospensione di un'attività di esercente fino a tre anni. Il problema è che il disegno di legge è stato presentato sullo scadere della legislatura e rischia, come tutti quelli precedenti, di essere ignorato. Anche perché lo stesso governo tecnico non ha avuto la forza di introdurre il divieto di vendere alcolici nel decreto Sanità. Tanto che il ministro della Salute ha lanciato un appello ai parlamentari a presentare emendamenti per tutelare i giovani dall'alcol.
(i.b.)


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)