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Deep web e silk road: quando i dodicenni acquistano droga con un click

Deep web e silk road: quando i dodicenni acquistano droga con un click


Da Scanzano al Deep Web, quando i dodicenni acquistano droga con un click

Un palazzo abbandonato, nel cuore di Scanzano, è il nuovo rifugio dei tossicodipendenti della città. A stupire, però, non è tanto il luogo di consumo quanto l’età dei consumatori: la maggior parte giovanissimi, con un’età media che va dai 12 ai 18 anni.


Il rituale è sempre lo stesso: i ragazzi comprano la droga da uno dei vari pusher locali e dopo aver avuto il prodotto richiesto si intrufolano nel palazzo sfruttando alcune intercapedini presenti nella staccionata di legno.  I più intraprendenti, invece, prima di entrare, percorrono il perimetro dell’edificio e non appena si accertano di essere a riparo da occhi indiscreti utilizzano alcune fessure laterali per espugnare la struttura.

All’interno del palazzo, tra calcinacci e tubi accatastati è possibile notare una quantità molto rilevante di carta stagnola, pipette per il crack e per le metanfetamine e flaconi di metadone. La carta stagnola è utilizzata soprattutto dai consumatori di eroina che ne scaldano la sostanza al suo interno e ne inalano i fumi.

Questa nuova modalità di assunzione dell’eroina che comporta un’intossicazione molto rapida e di conseguenza numerosi danni fisici e psichici, è estremamente diffusa tra i giovanissimi che, baipassando la ben più traumatica modalità dell’iniezione endovena, possono far uso di una sostanza dagli effetti molto lunghi e forti e dal prezzo incredibilmente basso.

“Procurarsi del metadone è abbastanza facile”, confessa Erika (nome di fantasia), consumatrice occasionale di stupefacenti.

“Spesso i tossicodipendenti in cura presso il Sert decidono di non assumere il medicinale a scopo terapeutico ma di vendere il metadone ai ragazzi più piccoli in modo da avere il contante che gli serve per comprare le droghe delle quali fanno uso. Penso che i ragazzi così giovani siano attratti dalla droga anche a causa della musica che ascoltano. Alcuni rapper, infatti, incitano all’utilizzo di sostanze stupefacenti. Spesso, poi, molti di loro hanno alle spalle situazioni familiari disastrose e trovano conforto solo nella sostanza” conclude Erika, la quale ci tiene a sottolineare che personalmente, non ha mai fatto uso di droghe sintetiche.

Curiosando all’interno del palazzo è facile rendersi conto di come il primo e il secondo piano siano stati completamente “invasi”. Nelle stanze più interne è possibile notare la presenza di alcuni tufi adibiti a tavolino e ricoperti di cera.

A spiccare, però, è la presenza di un pacco postale vuoto proveniente dalla Germania.

La Germania insieme alla Repubblica Ceca e ai Paesi Baltici è considerata uno dei maggiori laboratori di stupefacenti in Europa e soprattutto per i più giovani è relativamente facile acquistare tramite il web, sostanze illecite direttamente da quel Paese.

Il Deep web( web invisibile ndr) è una sorta di terra nullius, uno spazio virtuale dove tutto è possibile, un luogo digitale nel quale le leggi e la morale non hanno alcun valore.

Su “Silk Road”, considerato l’Amazon dell’illegalità, è possibile comprare qualsiasi tipo di droga scegliendone addirittura il grado di purezza e la provenienza, ma si possono trovare anche armi, materiale pornografico ed è addirittura possibile assoldare un killer.

(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.ilmetapontino.it/cronaca/15657-da-scanzano-al-deep-web-quando-i-dodicenni-acquistano-droga-con-un-click.html


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)